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"Non esistono soluzioni di destra o di sinistra. Esistono solo soluzioni civili o incivili." - Il Vernacoliere.



Testamento biologico    

Il Testamento biologico e' efficace

Rodotà sul sito del CNF. Grassetto nostro.
29.04.2008 - pag. 51713 print in pdf print on web

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C

Cosi' il comunicato stampa:

"La Costituzione ammette il testamento biologico e l’interruzione di gravidanza.


Rodotà agli avvocati: ''L’articolo 32 ammette il rifiuto di cure o
l’interruzione del trattamento per chi è in stato vegetativo
permanente''.


Testamento biologico, aborto, eutanasia: la libertà di scelta dell’individuo sulle sue
decisioni di vita è già sancita dalla Costituzione. Basta leggere le ultime righe dell’articolo
32 che recita ''le legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della
persona umana''.


Così, mentre il dibattito elettorale si infervora sui temi etici che sono tra quelli su cui i
partiti si giocano il risultato elettorale e la lista Pro-life di Giuliano Ferrara catalizza proteste
e adesioni, gli avvocati studiano la strada per fare valere in giudizio i diritti fondamentali
delle persone, come ha insegnato il caso Welby a Roma e quello Englaro in Cassazione.

A indicare la strada a una platea di oltre 2000 legali riuniti a Roma in occasione del III
Congresso di aggiornamento forense organizzato gratuitamente dal Consiglio nazionale
forense, è stato Stefano Rodotà al quale è stata affidata la relazione introduttiva dei lavori,
dedicata proprio ai Diritti fondamentali.

''La ricostruzione dei diritti fondamentali intorno al
governo della propria vita è una esigenza perentoria dell’articolo 32
, le cui ultime righe
meritano grande attenzione. Ora è in corso una forte tendenza al ridimensionamento di tali
diritti, per esigenza di sicurezza , per i processi di ideologizzazione dell’etica, a causa del
mercato '.

Rodotà ha anche parlato delle nuove esigenze di controllo del corpo inteso
non solo nella sua dimensione fisica ma anche in quella offerta dalle tecnologie e dalla
ingegneria genetica. E Rodotà ha richiamato il ruolo che in questo ambito spetta agli
avvocati. ''L’unico contropotere al mondo delle grandi società è il ricorso davanti alle corti
per la tutela di diritti fondamentali, compito che spetta agli avvocati''. E il ruolo di
difensore dei diritti fondamentali affidato ai legali è stato sottolineato anche dal presidente
del Consiglio nazionale forense, Guido Alpa.


Peraltro ora i legali hanno a disposizione uno strumento in più: la Carta europea dei diritti
fondamentali che, con il riconoscimento del suo valore vincolante da parte del Parlamento
di Strasburgo, potrà essere applicata anche nelle cause giudiziarie tra privati.
Ne è
convinto il presidente del Cnf, Guido Alpa, che sul punto ha avuto il conforto dello stesso
Rodotà: ''La Carta, alla quale già in alcuni paesi , per esempio la Spagna, si è fatto un
ricorso massiccio, è uno strumento enorme per gli avvocati, che dovranno essere i primi a
prenderla sul serio''.


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