Nella trascrizione abbiamo corretto alcune inesattezze:
Buon giorno a tutti
sono il dott. Spataro di Civile.it
Leggo oggi sul sito del Governo uscente le dichiarazioni di Franco Levi, promotore della riforma sull'editoria che avrebbe obbligato tutti i siti internet a registrarsi presso l'agcom.
Tale registrazione impone obblighi pesanti a tutti coloro che vogliono pubblicare su internet.
Questo il testo iniziale. Dopo le pesanti critiche anche dalle testate internazionali, dopo la denuncia di Grillo, e' stato limitato alle aziende o comunque quelli che hanno ritorni economici, quindi anche chi ha adsense o pubblicità.
Questo comporta anche pagare annualmente un importo all'Agcom e una dichiarazione altrettanto complessa.
Levi dice che il progetto si fermo' per la caduta del Governo, in realtà fu per le numerose critiche (sotto elezioni).
il 16.4.2008 Levi scrive sul sito del Governo uscente per fare sapere che c'e' un appoggio trasversale verso il vecchio testo riformato.
Questo perche' tutte le istituzioni sono state ascoltate ed anche l'Europa e' d'accordo.
E' sicuramente una dimostrazione di forza e una consapevolezza di poter andare avanti.
C'e' da dire che il referendum di Grillo, in caso di modifica normativa, non servirebbe a nulla (per motivi che altri sicuramente affronteranno meglio di me).
Resta da vedere se la rete accetterà piu' burocrazia e nuovi oneri per le nuove aziende su internet o avra' qualcosa da dire.