Leggo Corriere.it del 15 aprile e trovo che Enzo Mazza, della Fimi, vuole togliere internet a tutti quelli che scaricano musica.
Rileggo: sempre pazzia. Scaricare musica da internet e' legale, basta scaricarla da siti legali. Molti autori stranieri offrono musica gratis e riutilizzabile.
Poi vado su sito della FIMI e trovo che la posizione riguarda solo il download illegale.
Mazza comunque propone agevolazioni per il digitale in Europa, in ogni caso far diventare gli isp, quelli che vi danno internet, poliziotti per bloccare chi scarica files.
Quindi l'isp dovrebbe essere autorizzato a sapere cosa faccio e cosa scarico da internet.
Forse Mazza, il cui attivismo nei forum in rete e' comunque interessante, dovrebbe pensare a togliere l'esclusiva della Siae e facilitare la condivisione gratuita di brani musicali, se gli autori lo desiderano.
Possibile che compositori come Allevi abbiano rischiato di restare inascoltati e digiuni se non fosse stato per un commercialista che si e' detto: "Faccio io la casa discografica ?".
Si tratta invece di trovare meccanismi semplici per pagare il giusto.
Quanto mi costa usare musica protetta dalla Siae ? Una follia. Andrei in perdita.
Quindi uso autori stranieri che mi autorizzano all'uso commerciale, gratuitamente, per farsi conoscere, e non iscritti alla Siae.
Il giorno che 10.000 persone al giorno ascolteranno la mia radio e avro' ritorni pubblicitari potro' pensare a musica di iscritti alla Siae.
Altro che agevolazioni. Sempre richieste di assistenzialismo.
Un migrante sottolineava: voglio un diritto, non una eccezione, per fare le cose che ho diritto di fare.
Ha ragione.