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Giudici di pace    

Sciopero dei Giudici di Pace contro gli accorpamenti nei Tribunali. I Siti di riferimento

Scopo dell'iniziativa è quello di contestare il progetto di legge avanzato dal Ministero della Giustizia che intende sopprimere gli Uffici del Giudice di Pace accorpandoli al Tribunale, che diverrebbe così Ufficio Unico di Primo Grado. Photo credits to simonwuyts on stockechange

05.12.2007 - pag. 50696 print in pdf print on web

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Resoconto della riunione Federmot presso il Ministero della Giustizia - 22 novembre 2007 ore 17,30

Oggi 22 novembre 2007 i magistrati onorari di tribunale e i giudici di pace sono stati ricevuti presso il Ministero della Giustizia dal Sottosegretario Luigi Scotti, dal Capo Gabinetto Stefano Mogini, dal Capo Segreteria del Sottosegretario, Roberto Parziale, e dal Capo dipartimento Claudio Castelli.

La riunione con la FEDERMOT (Federazione Magistrati Onorari di Tribunale) si è svolta separatamente da quella tenutasi con l’ANGDP (Associazione Nazionale Giudici di Pace) presieduta da Francesco Cersosimo e con l’UNAGIPA (Unione Nazionale Giudici di Pace) guidata da Gabriele Longo.


Sostenere la proroga dei Got
All’esito di un lungo e cordiale confronto, il Sottosegretario ha ribadito la volontà del Governo di sostenere la proroga dei got e dei vpo in scadenza alla data del 31 dicembre 2007; a tal fine il Sottosegretario ha assunto l’impegno del Ministero ad appoggiare eventuali emendamenti alla legge finanziaria che introducano tale proroga, ma, come anticipato nei giorni scorsi dalla Federmot, ha affermato che, molto probabilmente, l’inserimento della proroga avverrà nel così detto decreto legge “mille proroghe” che sarà varato nell’ultimo scorcio dell’anno; da un lato infatti la legge finanziaria non potrebbe contenere norme sostanziali, salvo forzature parlamentari (ad esempio voto di fiducia) o politiche; dall’altro, tecnicamente, la finanziaria entra in vigore il 1 gennaio 2008, mentre la decadenza dei colleghi in scadenza ha luogo il 31 dicembre 2007; pertanto, provvedendo con legge finanziaria, vi sarebbe una soluzione di continuità tra il mandato scaduto e il periodo di proroga, il che potrebbe porre problemi di natura tecnico-giuridico. Al contrario, la decretazione d’urgenza consentirebbe l’entrata in vigore della proroga già dal 2007, prima della decadenza dall’incarico. E’ invece stata esclusa categoricamente la possibilità che la proposta di legge in discussione alla Camera, in cui è stato inserito l’emendamento che prevede la proroga biennale, possa essere approvata prima di fine anno, dovendo ancora compiere l’intero iter parlamentare (piuttosto lungo).

Per quanto riguarda la riforma organica, nonostante la contrarietà palesata dai giudici di pace su alcune delle linee guida, il Sottosegretario ha ribadito la ferma intenzione del Ministero di portare il disegno di legge di riforma della magistratura onoraria al vaglio del Consiglio dei Ministri, nel più breve tempo possibile, essendo stati già accordati al Ministero i necessari stanziamenti di bilancio.

E’ inoltre prossima la presentazione, probabilmente nella legge Finanziaria, di un emendamento che risolva la sospensione dei pagamenti prevista dalla circolare del 2 agosto 2007 con riferimento alle attività diverse dall’udienza.


Magistratura onoraria
La Federmot ha rilevato che la riforma della magistratura onoraria, secondo quanto annunciato dal Governo, prevede tre elementi caratterizzanti lo status giuridico dell’istituendo magistrato onorario:

- temporaneità dell’incarico (non superiore a 12 anni);
- età di accesso non elevata (30 anni).
- utilizzo intenso del magistrato onorario per abbattere e prevenire l’arretrato.

e che, per evitare che tali variabili, tra loro combinate, connotino la categoria come magistratura precaria, occorrerebbe prevedere che l’osmosi con altre professioni sia effettiva non solo nella fase di accesso, ma anche durante l’esercizio delle funzioni onorarie e al loro termine.

In tale ottica la Federmot ha sottoposto alla Controparte l’opportunità di recepire nella riforma le seguenti proposte, riservandosi di completare, modificare e precisare le proprie osservazioni successivamente alla divulgazione dell’articolato normativo predisposto dal Ministero della Giustizia e, auspicabilmente, prima che esso sia presentato in Consiglio dei Ministri:

  1. Riconoscimento di agevolazioni per l’accesso nel pubblico impiego presso le amministrazioni pubbliche;
  2. Compatibilità dell’incarico con la conservazione di altri rapporti di pubblico impiego;
  3. Compatibilità dell’incarico di giudice o di pubblico ministero onorario con lo svolgimento della professione forense presso gli uffici giudiziari diversi da quelli in cui svolte le funzioni giudiziarie onorarie, estendendo il meccanismo attualmente previsto dall’art. 71 bis co. 2 O.G. anche ai giudici onorari, distinguendo altresì le funzioni in materia civile da quelle in materia penale;
  4. Compatibilità dell’incarico di magistrato onorario con lo svolgimento dell’uditorato giudiziario;
  5. Equiparazione del servizio prestato dagli avvocati come magistrati onorari all’attività forense ai fini dell’iscrizione presso l’albo degli avvocati cassazionisti;
  6. Equiparazione del servizio prestato dal magistrato onorario a quello prestato dai dipendenti pubblici con laurea in giurisprudenza ai fini dell’accesso alle magistrature amministrative, contabili e tributarie e ai fini dell’accesso alla dirigenza pubblica o ad altri incarichi pubblici o privati;
  7. Possibilità di accesso al concorso per l’accesso alla magistratura anche per i candidati che siano stati dichiarati non idonei in precedenti tre concorsi;
  8. Sospensione del rapporto di servizio onorario e suo recupero oltre il termine di scadenza nei seguenti casi:
    1. Malattia superiore ai tre mesi e inferiore ai tre anni;
    2. Gravidanza
    3. Partecipazione a corsi di formazione o periodi di prova propedeutici all’assunzione definitiva presso pubbliche amministrazioni ed enti pubblici;
    4. Elezione o nomina presso organi elettivi o di governo;
  9. Qualificazione del reddito percepito dal magistrato onorario come reddito professionale per i soggetti iscritti all’albo degli avvocati o ad altri albi professionali, anche ai fini pensionistici;
  10. Perequazione ai giudici di pace in materia di limiti anagrafici;


Il Sottosegretario ha affermato che il primo punto sarà molto probabilmente recepito, prevedendo addirittura una riserva di posti nei concorsi pubblici a favore dei magistrati onorari che intendano parteciparvi, come previsto per altre categorie.

E’ stata inoltre assicurata un’attenta valutazione anche delle altre ipotesi suggerite.

La Federmot ha assicurato al Governo e al Sottosegretario una leale collaborazione, anche in sede Parlamentare, al fine di agevolare una rapida approvazione della riforma, anche attraverso l’incessante dialogo con l’Associazione Nazionale Magistrati e con le rappresentanze dei colleghi Giudici di pace.

Successivamente sono state ricevute collegialmente altre sigle minori dei giudici di pace e dei magistrati onorari.

Raimondo Orrù
Vice Presidente Federmot

 


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