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Legge stampa    

Perche' il web fa paura ? Perche' la raccolta pubblicitaria va benissimo e gli editori tradizionali (italiani) non ci stanno dietro

"Sarebbe interessante che il Governo ci dicesse in quale direzione vuole andare su questo aspetto, come considera, per esempio, i tentativi giornalistici che cercano di tenere insieme la dimensione on line e quella cartacea"
08.11.2007 - pag. 50392 print in pdf print on web

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su studi di legal design e analisi testuali e statistiche

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Seduta di mercoledì 5 luglio 2006

 

NICOLA TRANFAGLIA:

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C'è stata, negli ultimi anni, una certa espansione dell'editoria on line, che è diventata una voce di qualche importanza. Sarebbe interessante che il Governo ci dicesse in quale direzione vuole andare su questo aspetto, come considera, per esempio, i tentativi giornalistici che cercano di tenere insieme la dimensione on line e quella cartacea, che rapporto prevede tra le provvidenze per i prodotti cartacei e per quelli on line. Sarebbe interessante, insomma, l'elaborazione di una piattaforma politica su questo aspetto del cambiamento tecnologico. A mio avviso, si tratta di problemi molto importanti, che indubbiamente riguardano la competenza del sottosegretario, ma che, in qualche modo, finiscono anche per coinvolgere la responsabilità del Governo nel suo complesso, essendo temi di scelta squisitamente politica.
Infine, avendo letto anch'io il disegno di legge presentato dall'onorevole Bonaiuti, posso dire che lo considero una base utile da cui ripartire per una legge sull'editoria. Mi pare, quindi, che questo problema debba essere affrontato. Anche a livello legislativo, infatti, non possiamo restare soltanto a una pur necessaria razionalizzazione e riorganizzazione del settore, ma mi sembra che spetti, all'inizio della legislatura, indicare in quale direzione andare.

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WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA. :

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Peraltro, abbiamo avuto un incontro con i giornalisti precari, che hanno denunciato il fatto che oggi i quotidiani on line stanno togliendo pubblicità alla carta stampata. In alcune realtà, quali gli Stati Uniti d'America o l'Inghilterra, l'informazione on line ha già superato, dal punto di vista della possibilità di accedere al mercato pubblicitario, la carta stampata. Chiedo, dunque, al sottosegretario Levi in quale misura si può ripartire il mercato pubblicitario, considerando questa nuova forma di comunicazione.

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ENZO CARRA. :

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Personalmente ritengo che, in questi casi, chi ha la responsabilità di governo debba constatare quali sono le novità e i mutamenti che intervengono in un certo mercato. Quella dei siti on line, ad esempio, mi sembra una delle questioni da verificare.


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