Tanto tuono', che piovve.
Siamo felice di segnalare i parlamentari entusiasti del poter promuovere e diffondere la cultura via internet.
Sono: Manuela GHIZZONI (Ulivo) Americo PORFIDIA (IdV) Paola GOISIS (LNP) Alba SASSO (SDpSE) Vito LI CAUSI (Pop-Udeur) Il sottosegretario Andrea MARCUCCI Emerenzio BARBIERI (UDC) Giuseppe GIULIETTI (Ulivo) Nicola BONO (AN) Wladimiro GUADAGNO detto Vladimir Luxuria (RC-SE) Fabio GARAGNANI (FI) .
I nomi fatti sono dei componenti della commissione cultura che hanno espresso apprezzamenti, e votato, un testo che propone un libero uso di musica e immagini, degradate, su internet per finalità scientifiche.
Se e' vero che il testo precedente parlava di usi didattici o enciclopedici, l'aver sostituito con usi scientifici crediamo sia una nozione di grande civiltà giuridica.
Chiunque fa informazione scientifica su internet merita una maggiore circolazione di idee.
Le colonne italiane di Creative Commons, che da tempo insistono sul punto, potranno essere soddisfatte.
Tra tutti segnaliamo:
Giuseppe GIULIETTI (Ulivo), relatore, raccomanda l'approvazione del provvedimento in esame. Propone infine le seguenti correzioni di forma ai sensi dell'articolo 90, comma 1, del Regolamento: «All'articolo 1, al comma 1, sostituire la parola: concerto, con la seguente: intesa»; «all'articolo 2 sostituire la parola: enciclopedico con la seguente: scientifico. Conseguentemente nella rubrica sostituire la parola: enciclopedici con la seguente: scientifici».
Alba SASSO (SDpSE) concorda con la proposta di legge in esame, come modificata nel corso dell'esame in sede referente. L'articolo 2, in particolare, può dare un contributo fondamentale alla regolamentazione delle attività editoriali su internet, integrando e specificando le disposizioni in merito contenute nel disegno di legge del Governo in materia di editoria.
Wladimiro GUADAGNO detto Vladimir Luxuria (RC-SE) esprime un giudizio positivo sulla proposta di legge in esame, come modificata nel corso dell'esame in sede referente, evidenziando in particolare che l'articolo 2 consente la libera circolazione di prodotti editoriali che possono accrescere la possibilità di far circolare la cultura tra gli studenti. Cita quale esempio a tale riguardo la biblioteca di Alessandria d'Egitto che costituisce uno snodo fondamentale di smistamento di cultura nel mondo. Ritiene inoltre che l'articolo 2 sia assolutamente in linea con la parte del disegno di legge governativo in materia di editoria che riguarda in particolare la circolazione attraverso appositi blogs di notizie e informazioni di varia natura.
Per quanto riguarda le affermazione riferite al ddl editoria vi e' invece un errore: queste norme non toccano il ddl editoria.
L'imporre ad ogni impresa su internet l'obbligo di registrarsi al roc e' un errore come si e' dimostrato per videotel, che fu abbandonato dalle imprese quando si ritenne obbligatoria l'iscrizione al roc.
Si parla di telecomunicazioni: talvolta nelle telecomunicazioni si fa attività editoriale. C'e' chi vuole questo, e chi vuole restare impresa.
Oggi la scelta e' libera, ed e' questo il regime che ha portato a tanto successo del web come lo conosciamo.
Imporre l'iscrizione al roc di ogni impresa che diffonda informazioni sul web e' l'errore del ddl editoria, non la gestione dei diritti d'autore.
Sappiamo che insisterete per diffendere la libera impresa e libera diffusione sul web. La normativa sulla stampa e' qualcosa di diverso.
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Nella foto Gentiloni