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"La maggior parte degli uomini, piuttosto che ricercare la verita', che e' loro indifferente, preferisce adottare le opinioni che vengono riferite gia' bell'e pronte" - Tucidide



Fatturazione    

Controparte condannata al pagamento: perche' si fattura al cliente

L'avv. Massimiliano Fiorin spiega con grande chiarezza.

18.09.2007 - pag. 45397 print in pdf print on web

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D

Domanda:

  Non sono particolarmente ferrato in materia tributaria - e perciò vi chiedo di essere indulgenti - ma non vedo per quale   ragione non debba essere possibile per il professionista  fatturare una prestazione effettivamente resa a un soggetto,  e puntualmente descritta come tale, a un altro soggetto che  provveda concretamente a pagare tale prestazione (che sia esso la controparte o un terzo qualunque).



Risposta:

Perche' essere destinatario della fattura implica, se si e' imprenditori, avere il diritto di detrarre l'Iva pagata per rivalsa e anche eventualmente (come nel nostro caso) detrarre l'imponibile della fattura dal proprio reddito, in quanto spesa per l'esercizio dell'attivita'.

Questi diritti sono propri del percettore del servizio, cioe' del cliente, e il fatto che sia stato un terzo a pagare per lui e' un fatto che di per se' non trasferisce questi diritti.

Oltretutto penso che farsi intestare fatture per servizi ricevuti da terzi, indipendentemente dal fatto che si sia stati i reali pagatori, potrebbe oltre una certa soglia integrare il reato di falsa fatturazione. Si pensi difatti all'ipotesi - nemmeno troppo irrealistica - di un'azienda che per abbattere il proprio reddito imponibile e quindi la propria imposta, paga sistematicamente (con fondi non contabilizzati o fondi derivanti da plusvalenze) le fatture per i servizi o le cessioni di beni (asseritamente) ricevuti da una propria controllata, che quindi si fa intestare.


Domanda:

  Dal punto di vista civilistico si tratterebbe di un semplice  contratto a favore di terzo o, a seconda dei casi, di una   delegazione, di una espromissione o di un accollo; tutte  fattispecie perfettamente lecite che non comprendo perché non   dovrebbero poter essere rappresentate fedelmente anche dagli  adempimenti fiscali relativi alla fatturazione.
 




Risposta:

Perche' un conto e' la ricostruzione civilistica del rapporto, e un conto sono gli adempimenti tributari.

Prova a dire all'ufficio delle entrate che hai detratto dall'imponibile annuo del tuo studio 50.000 euro, per spese documentate che pero' ti ha pagato un terzo privato (che so, la tua famiglia che ti ha regalato i mobili nuovi per lo studio e l'affitto per un anno).

Non credo che almeno in prima battuta sarebbero molto contenti della spiegazione.


avv. Massimiliano Fiorin
Bologna


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18.09.2007 Avv. Massimiliano Fiorin

Avv. Massimiliano Fiorin Link: http://www.studiofiorin.it

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