Una interpretazione della Siae fa ritenere che a quanto messo sul web, senza scopo di lucro, si applichi il proprio tariffario che prevede pagamenti per l'uso di foto senza scopo di lucro.
Non a tutti, ma solo agli autori che sono tutelati dalla Siae, il cui elenco e' difficilmente consultabile.
"La SIAE, Ente pubblico economico
Si è svolta in Commissione Cultura della Camera l’audizione del Presidente della Società Italiana Autori Editori, avvocato Giorgio Assumma, nell’ambito dell’esame di un progetto di legge che disciplina la natura giuridica dell’Ente. Il Presidente Assumma ha chiarito che la SIAE è un Ente pubblico a base associativa, così come previsto dalla legge n.633/41 e dal decreto legislativo n.419/99. Gli enti pubblici si dividono però in due categorie: quelli “amministrativi”, finanziati dallo Stato e che agiscono solo attraverso norme di diritto pubblico, e quelli “economici”, che pur svolgendo funzioni pubbliche, agiscono con criteri di impresa industriale e sono regolati da norme di diritto privato."
Da siae.it
Lo andrei a chiedere a Ricordi e Verdi, padri della Siae.
GLI AUTORI RAPPRESENTATI DALLA SIAE
Sono tanti, fino a 70 anni dopo la morte. In un momento di ripresa della cultura ecco il giro di vite della Siae: ogni fotografia dell'opera (diritto connesso) richiede il pagamento di diritti alla Siae, fosse anche una fotografia piccola, 200 per 300 pixel ad esempio, di pessima qualità, inserita per far conoscere l'opera, non per apprezzarla (restano i cataloghi e le mostre per questo).
Bene: se si e' una testata giornalistica la Siae riconosce il diritto di cronaca. Se resta sul web il diritto di cronaca scompare.
E si deve pagare, secondo calcoli che non hanno nulla a che vedere con le logiche del web.
Tariffario deciso unilateralmente e approvato con decreto. Ole'.
L'INTERPRETAZIONE SIAE
" Se desiderate utilizzare (e cioè riprodurre a stampa o su videocassetta, CD-ROM, DVD, oggetti e materiali vari, diffondere per televisione o su Internet) opere protette dalla legge che siano state create da artisti che hanno affidato alla SIAE la loro tutela, dovete ottenere preventivamente l’autorizzazione della Società." ... "La richiesta deve essere presentata almeno 30 giorni prima della realizzazione della riproduzione".
Fonte: siae.it
LE CONSEGUENZE ?
Wikipedia toglie le foto. Wikipedia italia.
Come possibile avere autorizzazione trenta giorni prima ? Gli articoli hanno tempi ben diversi.
Ma non dobbiamo pensare alla Siae come un mostro che vuole tutti ignoranti: infatti "La SIAE, per disciplinare l’uso da parte dei siti Internet italiani delle opere delle arti visive da lei amministrate, ha preparato una Licenza Sperimentale il cui testo è riprodotto nella sezione "Modulistica"."
Eccola. Pronta. Temporanea, come tutte le cose italiane. Risolutiva.
A pagina 30 del tariffario del 2004, pubblicato on line, leggiamo (il pdf e' protetto da copia, trascriviamo a mano): "le foto non devono eccedere i 72 dpi di risoluzione". Praticamente lo standard attuale.
La tariffa per le opere in home page raddoppia.
- Siti amatoriali: fino a 50 opere l'anno, 100 euro all'anno
- Siti per la cultura: fino a 50 opere, 63 euro al mese
- Enti pubblici: fino a 50 opere, 90 euro al mese
- Siti commerciali: fino a 50 opere, 150 euro al mese
- Accordi ad personam per finalità diverse.
- Collezioni private: sconto 50%
Insomma, la casistica e' spaventosamente penalizzante per la velocità di distribuzione della cultura.
Ma i diritti connessi sono stati approvati. Ci vorrebbe un referendum. Chi lo vuole proporre ?
Ps: Siamo certi di aver sbagliato alcuni aspetti. Di norma per le autorizzazioni e' la Siae stessa che fa i conti e spiega cosa e come, o le agenzie specializzate nel settore.