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Giustizia    

La giustizia ricomincia dal basso: gli operatori si riuniscono e definiscono le migliori prassi

Lo Stato latita dalle aule ? Ci pensano gli operatori a farle funzionare.
07.06.2007 - pag. 42361 print in pdf print on web

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Giorni difficili per la giustizia. A questa frase fatta si ribellano i migliori operatori del settore che, come fosse in un barcamp, si incontrano e definiscono regole di buona convivenza ed efficienza.

 

La scoperta piu' incredibile risiede nel fatto che queste prassi non hanno sanzioni, ma sono semplicemente condivise, apprezzate, scelte e scritte da chi se le applica.

Tanto piu' le norme sono imposte dall'alto e meno sono efficaci: se se le danno gli operatori stessi, diventano quasi piu' importanti fondandosi sui valori dei rapporti interpersonali.

Dovrebbe far riflettere quanto nel triveneto, al link indicato, stanno facendo esemplarmente.

E' vero, si dira', scompare sempre piu' il mito della giustizia nazionale, e cresce l'epoca dei Comuni.

Ma davanti ad una giustizia che implora di essere applicata, non vediamo cosa migliore.

 

Ci si chiede solo perche' sul web si debba pubblicare in ritardo...

 

ASSEMBLEA NAZIONALE DEGLI OSSERVATORI
DELLA GIUSTIZIA CIVILE
Verona, 2 - 3 Giugno 2007
Fondazione Toniolo - Via Dogana, 2/a

 

"PROGETTO VALORE PRASSI
“L’esperienza degli osservatori civili si sta rivelando assai fruttuosa.
L’idea che li sorregge è tanto semplice quanto efficace: individuare un luogo di incontro “dal basso” per quelle
istanze di razionalizzazione dell’attività giudiziaria civile di cui sono naturali portatori tutti gli operatori della
giustizia indistintamente, siano essi avvocati, magistrati o funzionari di cancelleria.
Altrettanto chiaro è lo scopo che gli osservatori perseguono: elaborare un codice condiviso delle “prassi virtuose”
destinato ad agevolare – pur nei distinti ruoli dei protagonisti del processo - il buon andamento del servizio
giustizia.
Gli osservatori hanno già dato eccellente prova a Roma, Firenze, Bari, Salerno, Bologna, Reggio Calabria, etc: la
partecipazione numerosa, in primo luogo degli avvocati, ha consentito un’attenta ricognizione degli snodi critici
della pratica quotidiana del processo.
Si è giunti, così, alla formulazione dei noti “protocolli di udienza” (qualcuno già pubblicato sulle riviste
giuridiche), i cui benefici, lungi da ogni astrattezza, sono stati percepiti agevolmente nella pratica quotidiana di quei
fori.
"


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