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Avvocati e pubblicità: scegliere lo stile delle parole e scoprire le materie piu' redditizie - quarta parte

Sempre piu' difficile: parlare non basta. Impariamo l'ascolto come strumento di indagine di mercato.
11.01.2007 - pag. 39875 print in pdf print on web

Indice generato dai software di IusOnDemand
su studi di legal design e analisi testuali e statistiche

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Le proteste che hanno portato scioperi a raffica nell'ultimo trimestre del 2006 hanno insegnato agli avvocati che non basta avere ragione: bisogna sapersela guadagnare.

Ora diciamolo: parlare ad un giudice e' cosa diversa del parlare ad un consulente di parte, figuriamoci con un testimone o il cliente. Condurre una battaglia sociale non e' facile, figurarsi se la si vuole fondare sulla Costituzione: va bene per i Tribunali, non per i mass media.
Ma se l'avvocato vuole farsi lecitamente conoscere, come deve parlare ?

E' un punto sul quale ci piace tornare spesso, con sfumature sempre diverse.

Andiamo sul pratico, come sempre: avete gia' ricevuto proposte di farvi pubblicità ?

Vi hanno proposto la radio ? La televisione ? I volantini ?

Secondo me i piu' seri non vi hanno proposto nulla, per due buoni motivi: non conoscono il mercato e sanno di non poter far spendere agli avvocati soldi per affermare un brand.

Ricordo ancora quando tre anni fa ascoltai un relatore parlare di brand tre parole su dieci, senza mai dare una definizione, ma sbeffeggiando chi lo ascoltava, dando per certo che lo si sapesse nella sua accezione piu' completa e nobile.

Quella fu comunicazione sbagliata: invece di raccogliere sforzi lascio' solamente il ricordo di un giovane figlio di politico.

Come proporsi quindi ?


Dipende dai clienti. Quali abbiamo ? Quali vogliamo ? Quali ci piacerebbero ?

Scartate subito risposte come: quelli che ci danno piu' soldi e meno lavoro. Quelli li troverete per caso.

La comunicazione puo' essere pubblicitaria, ma puo' anche essere finalizzata alle indagini di mercato.

Se si ha accesso ad un proprio sito internet e si pubblicano scritti, si puo' anche avere la fortuna di un contatore di accessi. Questo potra' darvi dei risultati importantissimi nella scelta degli argomenti da trattare o sui quali puntare piu' o meno attenzione.

Noi stessi in questi anni di attività abbiamo imparato ad ascoltare le statistiche piu' della nostra voce interna. Quante volte un progetto e' stato rivalutato per il successo di accessi ?

E' vero anche un altro aspetto: due sezioni sono particolarmente lucrative nonostante ricevano pochissimi accessi.

Da questo abbiamo imparato una lezione semplicissima: la' dove si offrono informazioni gratuite si puo' solo guadagnare con la pubblicità. La' dove si offrono informazioni a pagamento non si deve dare nulla gratis.

Tuttavia l'aver inserito pagine poco frequentate ma redditizie ci ha permesso di comprendere che oltre alle statistiche si possono anche avere ottimi rendimenti semplicemente con una paginetta a pagamento. Cose fattibili a costo minimo, mentre impensabili in una economia senza internet.

Ricapitoliamo:

1) si puo' fare informazione gratuita, per guadagnare con pubblicita' (ma in un sito di uno studio legale non e' proprio consigliabile), o per raccogliere informazioni sui temi piu' richiesti

2) si possono offrire servizi a pagamento, e questi potranno essere realizzati sul web a costi contenuti, per poi vedere quali, tra i tanti, possono richiedere investimenti superiori perche' la richiesta e' forte.

3) si puo' comunicare per ascoltare.

Considerate questo aspetto. Quante barzellette condannano all'inferno gli avvocati per il solo fatto che non sanno stare in silenzio ?

Non e' tanto il problema del dover dire sempre qualcosa, dimostrare di sapere avere ragione, quanto il fatto che il cliente teme sempre di non essere ascoltato, per poi sentirsi dire che non l'aveva spiegato bene.

Quanti avvocati comunicano (non sul web) la propria competenza invece della propria disponibilità ad ascoltare le questioni da risolvere.

Comunicazione puo' essere anche capacità di ascoltare. Quanti avvocati pensano che un sito internet possa essere il migliore aiuto per capire cosa vogliono da lui i clienti ? Pochi. Bene per loro, male per gli altri che non hanno capito quanti miliardi vale YouTube solo perche' da' spazio ai propri clienti di realizzare quello che chiedono.


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