Abbiamo letto settimane fa della sentenza che equiparava un blogger ad un direttore responsabile.
Ci siamo fermati sulla parte nella quale il giudice incide sul fatto che gli struzzi sono "pennuti non privi di tratti simpatici".
Per quanto riguarda quello che qui ci interessa: il titolare era il soggetto che aveva la disponibilità del blog, risponde ex 596 bis cp, essendo la sua posizione identica a quella di un direttore responsabile.
O meglio, colui che gestisce il blog non e' che il direttore responsabile dello stesso. Se non si usa il termine e' solo una forma semantica diversa.
Egli ha il totale controllo del sito e puo' rimuovere i contenuti del blog offensivi che ha il dovere di rimuovere.
1) i testi normativi univocamente negano la responsabilità del gestore per i contenuti degli altri
2) nel caso concreto, l'indagato sapeva tutto del diffamato (seguiva il procedimento deontologico contro di lui) e pubblicava email ricevute.
3) la giurisprudenza, per i giornali di inserzioni gratuite e a pagamento, negano la responsabilità del direttore responsabile per omesso controllo, essendo impossibile verificare ogni affermazione.
Meno che mai la giurisprudenza si e' sognata di estendere le norme penali della carta stampata.
Oggi pero' le notizie dei media sulle dichiarazioni del Ministro della pubblica istruzione e del Garante della Privacy vanno, con inopinata e preoccupante tempestività, nell'univoca direzione di dare piu' sicurezza all'internet italiana (google video e' negli Usa !) e applicare a tutti con apposito provvedimento una normativa che fa impazzire i consulenti dei colossi editoriali, oltre che imporre adempimenti gravemente sanzionati ai piccoli.
Sarà bello aspettare come andra' a finire. Nel frattempo il messaggio consegnato alla stampa con il caso Google e il video del ragazzo vittima di bulli e' di quelli dirompenti.