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La Cassa Forense propone un ricorso alla Corte di Strasburgo contro il decreto Bersani

Ordine Avvocati Milano
24.07.2006 - pag. 29795 print in pdf print on web

I

Il Decreto Legge 223/2006 (c.d. decreto Bersani) costituisce un attacco gravissimo all’autonomia e libertà della nostra professione e mira, tra l’altro, a scardinare il nostro sistema previdenziale. Avverso tale ingiusto ed iniquo provvedimento adottato in maniera autoritaria e senza alcuna concertazione con gli organi dell’Avvocatura, è indispensabile reagire in maniera molto forte e massiccia seguendo tutte le strade a disposizione. E’ assolutamente necessario che l’Avvocatura mantenga la sua unità consapevole anche delle proprie responsabilità non essendo riuscita a trovare un’intesa per modificare la legge professionale, vecchia di settanta anni, e, principalmente, non essendo riuscita a regolamentare adeguatamente l’accesso alla professione. E’ evidente che in questo momento l’Avvocatura, oltre alle manifestazioni pubbliche ed alle varie iniziative unitarie dovrà seguire anche la strada che le è più naturale e cioè quella del ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a Strasburgo.

Ognuno di noi può essere legale di se stesso e, mai come in questo momento, deve assolvere a tale alta funzione. Ritengo opportuno mettere a disposizione di tutti i Colleghi, attraverso questo sito Internet, di cui sono il responsabile, un modello di ricorso cortesemente offerto dal collega Maurizio de Stefano di Roma, sotto il profilo dell’abolizione delle tariffe minime.

Non è da sottovalutare o tralasciare la notevole “pressione politica” che migliaia di ricorsi eserciteranno sulla Corte di Strasburgo che non rimarrà certo insensibile alla problematica posta alla sua attenzione e che potrà intervenire sugli organismi Europei e Nazionale. Ciò anche se i ricorsi tra qualche mese dovessero essere dichiarati irricevibili (ma certamente non c'è soccombenza alle spese a Strasburgo).

Il ricorso deve essere compilato in un originale e due fotocopie. I documenti allegati (biglietto di cancelleria, o un verbale d’udienza, da cui desumere il patrocinio della causa di cui si lamenta la violazione dei minimi di tariffa), devono essere in semplice fotostatica.

L’indirizzo postale a cui spedire la raccomandata con avviso di ricevimento è il seguente: Corte Europea dei Diritti dell’Uomo Consiglio d’Europa - F- 67075 STRASBOURG-CEDEX – FRANCIA.

Sono certo che aderirete massicciamente a questa importante iniziativa e, se riterrete, potrete darmene comunicazione al seguente indirizzo e-mail: mormando@cassaforense.it per consentirmi di “seguire” presso la Corte l’iter dei ricorsi e tenerVi informati sugli stessi. Roma, 18 luglio 2006 Avv. Vittorio Mormando


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