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"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" - art. 11 Costituzione Italiana



Islam    

Magdi Allam: Dichiarata - legalmente - guerra agli europei dall'Imam europeo

"Qaradawi ha chiesto ai terroristi di non aggredire le chiese e i cristiani nei Paesi musulmani perché «i danesi e i loro simili non sono né cristiani, né Gente del Libro. La gran parte di loro è senza Dio, la loro religione è rincorrere i piaceri sensuali e fare una vita peccaminosa, a partire dal vizio dell'omosessualità "
04.02.2006 - pag. 29369 print in pdf print on web

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Magdi Allam: "Per bocca dello sheikh Youssef Qaradawi, il più influente predicatore islamico contemporaneo e, ahimé per noi, il referente giuridico e spirituale dei Fratelli Musulmani d'Europa. Il drastico responso legale islamico è stato proferito nel «Giorno dell'ira» indetto dallo stesso Qaradawi, che ha visto ieri le moschee del mondo infiammarsi di odio contro la Danimarca e l'insieme dell'Europa. "

I fondamenti giuridici di una dichiarazione di guerra popolare.

AL link indicato il testo da leggere.

La fatwa: «Noi non condanniamo solo chi offende Mohammad (Maometto), ma tutti i profeti degli ebrei e Gesù. Chi offende un profeta commette un crimine dello stesso tenore dell'apostasia. Ma Mohammad ha uno status differente. I musulmani non acconsentono che in nessun caso egli venga oltraggiato. Chi offende Mohammad, se è un dhimmi (s'intende il cristiano e l'ebreo che all'epoca dei califfati islamici convivevano in virtù di un patto stipulato con i musulmani) ha violato il patto e diventa lecito ucciderlo. Se è musulmano disconosce l'islam e fuoriesce dalla comunità islamica, commettendo un crimine immane al punto che la gran parte dei teologi concorda sulla legittimità dell' uccisione di questo apostata. Mentre abitualmente a un apostata si concede del tempo per ravvedersi, ciò non vale nel caso in cui l'apostata oltraggia il profeta. Il suo perdono non viene accettato. Offendere il profeta è il più grave dei crimini ».

Da Corriere.it


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