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Avvocati    

Comunicato OUA su lentezza giustizia italiana

II° CONTRORAPPORTO DELL’ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA SULLA GIUSTIZIA IN ITALIA

CONTESTATA L’ELABORAZIONE DEI DATI PRESENTATI DAL MINISTERO IN EUROPA: LE CONCLUSIONI DEGLI AVVOCATI SONO DIVERSE. LA GIUSTIZIA IN ITALIA CONTINUA A ESSERE TROPPO LENTA E LE RISORSE INSUFFICIENTI

10.06.2005 - pag. 28731 print in pdf print on web

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Dal controrapporto redatto da Marco Ubertini, Oua:

«Secondo il ministero gli stanziamenti per questo settore ci collocano al nono posto in Europa, ma per la nostra lettura dei dati siamo solo al diciassettesimo »

Il secondo Controrapporto sui dati della giustizia in Italia elaborato dall’Organismo unitario dell’avvocatura (OUA) e realizzato sulla base dei dati ufficiali forniti dal ministero della Giustizia e dall’Istituto di statistica, propone una analisi autonoma sui tempi medi di durata dei processi nel nostro Paese. Anche in questa circostanza così come nel primo Controrapporto presentato nel novembre 2002 è emersa una inesatta rappresentazione dei dati statistici.

E’ stata, inoltre, inviata una lettera alle massime cariche dello stato, Presidente della Repubblica, del Consiglio, del Senato e della Camera e al Ministro delle Giustizia per chiedere un incontro al fine di illustrare le ragioni ed i contenuti dello studio. Il prossimo 23 giugno il lavoro sarà presentato in forma ufficiale a Roma.

Questa è la dichiarazione resa da Marco Ubertini, curatore del rapporto e componente del Centro documentazione e verifica dei dati dell’Oua: «Siamo di fronte a una storia simile a quella di tre anni fa, anziché fare pulizia si nasconde la polvere sotto il tappeto. E’ evidente come l’incremento di efficienza per un sistema complesso, come quello della Giustizia, debba essere fondato su una corretta analisi ed aggregazione dei dati. Una considerazione che acquista ancora maggior centralità viste le antiche e croniche inefficienze. Non esiste ancora un progetto di intervento complessivo, ma soprattutto mancano tuttora investimenti adeguati per concludere compiutamente le riforme avviate nel ’95 (giudice unico, sezioni stralcio..). Fino ad ora ha governato la logica delle riforme a “costo zero”. Con questo spirito abbiamo inviato il Controrapporto anche al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa».

«Il nostro unico obiettivo - ha concluso Michelina Grillo, presidente Oua - è fornire a chi ha responsabilità istituzionali, politiche e amministrative un utile strumento per porre in essere le migliori “terapie” possibili. Su questo terreno siamo impegnati ormai da un decennio, e lo siamo particolarmente in questo momento dato l’Italia è sotto stretta osservazione da parte degli organismi internazionali proprio in relazione alla durata dei procedimenti giudiziari. Questa è una ragione ulteriore per evitare rappresentazioni edulcorate della realtà, alle quali, purtroppo negli ultimi dieci anni nessun governo si è sottratto».

Roma, 9 giugno 2005


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10.06.2005 Spataro

Oua

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