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"Art. 36 Rapporti tra genitori e figli 1. I rapporti personali e patrimoniali tra genitori e figli, compresa la potesta' dei genitori, sono regolati dalla legge nazionale del figlio." - Legge 31 maggio 1995, n. 218



Fecondazione    

... e finalmente si discute ...

Ecco la risposta alla mia di ieri.
08.06.2005 - pag. 28724 print in pdf print on web

"

"NON MI PIACE IL CLERICALISMO DI SPATARO. Ora è chiaro??! Non ridicolizzi i visitatori del sito per un errore di mera battitura. Mi sembra un pò infantile, non crede?non la conosco personalmente ma dai suoi scritti, che pur apprezzo, la ricinosco. Non posso dilungarmi nè voglio rubarLe troppo tempo,Mi limito a dire che nonostante la costituzione Europea è stata bocciata snoramente nessun paese ad esclusione dell-Italia e della Polonia( guarda caso) voleva le radici cristiane nel preambolo della carta fondamentale europea. Certamente, da laico e liberale quale mi ritengo,lotterò fino alla morte perchè Lei posso esprimere liberamente le sue opinioni. Piuttosto: l'appello all'astensione e di più l'etichettare come cattolico "strano"chi va a votare non le sembra un concetto che lede la laicità dello stato ????"

Ho deciso al volo di pubblicare la risposta del lettore al quale voglio solo dire che è talmente evidente l'errore di battitura che non sono tipo da smontare qualcuno per un errore così banale. Dobbiamo poter anche sorridere quando discutiamo, ma questo forse nel testo l'ho dato per colpa mia per scontato. Non volevo offendere, solo sorridere.

La sua domanda precisa merita una risposta. Tenga presente che apprezzo moltissimo l'avermi riscritto. Ci speravo.

"Piuttosto: l'appello all'astensione e di più l'etichettare come cattolico "strano" chi va a votare non le sembra un concetto che lede la laicità dello stato ?"

Potrei rispondere con le parole dei 103 giuristi che ho pubblicato ieri appositamente. Ma rispondo con parole mie: l'appello all'astensione, ai tempi di Platone, era considerato disinteresse.

E' inutile nascondere che in generale il non votare ai referendum, negli ultimi anni, da destra e da sinistra, è stato utilizzato come strumento per ottenere quello che, votando, non si potrebbe ottenere. Ricordo il nucleare, voi ? La caccia ?

E' invalso l'uso di far sì che il 50% +1 della popolazione sia per cambiare una legge: gli altri potranno stare a casa. E difficilmente si raggiunge questo risultato, se non dove c'è grande consenso. Non è una novita'. Non è qualcosa che ha a che fare con la Chiesa, la religione o la laicita': è una scelta che i politici, a seconda della bandiera, consigliano da anni. Ora non dovrebbe consigliarlo anche la Chiesa ? Perchè ? I partiti si', la Chiesa no ?

Quanto all'etichettatura, io non vedo etichette, ma imbarazzo. Imbarazzo nel consigliare di usare gli strumenti della politica (astensione) per ottenere il risultato voluto, la difesa della vita, invece del voto.

E per questo la necessità di spiegare a chi vuole partecipare alla vita politica non partecipando: una contraddizione apparente solo se il non partecipare è voluto. E poi diciamolo: l'andare a votare per il no permetterebbe a sì di vincere. Allora il partecipare, un diritto - dovere, porterebbe al risultato opposto, a discapito del diritto alla vita (costituzionalmente garantito per i concepiti, secondo l'appello dei 103 giuristi).

Ma vorrei chiudere prima con una scusa verso lei e verso i lettori, se è sembrato che la deridessi: volevo sdrammatizzare almeno qui (non riesco più a vedere i tg, troppa violenza).

Secondariamente con un'altra provocazione: non pensate che l'aver ventilato l'abrogazione della legge sull'aborto con la vittoria dei no sia solamente demagogia ?

Purchè si rifletta e si decida con la testa. Non con le emozioni.

Spataro


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08.06.2005 Spataro

Spataro

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"Art. 36 Rapporti tra genitori e figli 1. I rapporti personali e patrimoniali tra genitori e figli, compresa la potesta' dei genitori, sono regolati dalla legge nazionale del figlio." - Legge 31 maggio 1995, n. 218








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