"L'ignoranza e' biadesiva. Attacca da tutte le parti" - Alessandro Bergonzoni
Competivitità
Decreto competitivita': critica l'Unione Camere Civili
1) il codice di rito pesantemente rivisto in modo disordinato
2) che gli uffici giudiziari non sono organizzati strutturalmente per adeguarvisi
U
UNIONE NAZIONALE DELLE CAMERE CIVILI Il Presidente Avv. Salvatore Grimaudo Il Consiglio Direttivo della Unione Nazionale delle Camere Civili, riunito in Roma il 21 maggio 2005 VISTA l’intervenuta conversione con modifiche del D.L. 14 marzo 2005 n.35 (c.d. DL sulla competività) nella L. 14 maggio 2005 n. 80 OSSERVA - l’Unione Nazionale delle Camere Civili si è sempre resa promotrice delle esigenze di celerità dei processi civili e della semplificazione dei riti, ritenendo, questa, primaria esigenza e diritto del cittadino alla cui esclusiva tutela è volta l’attività difensiva dell’avvocato; - le introdotte modifiche al processo, portate dall’ultima novella, pur apparendo tese alla soddisfazione di tali esigenze, in verità non risolvono i relativi problemi, traducendosi, anziché nella risposta all’esigenza di rapida definizione dei giudizi, in un’inutile, ed ulteriore, compressione del diritto di difesa del cittadino per le ragioni di seguito sintetizzate, e ferma ogni più specifica critica valutazione delle singole norme: Il codice di rito viene pesantemente rivisto con un intervento legislativo del tutto scollegato da qualsiasi intervento sistematico ed organico; Le modifiche apportate sono incompatibili con l’attuale organizzazione degli Uffici giudiziari e con la loro stessa potenzialità strutturale; Ogni iniziativa estemporanea quale quella in esame vanifica ogni progetto di effettiva ed efficace riforma del codice di rito così come del diritto sostanziale; rilevato - che l’avvocato è il referente naturale ed istituzionale della richiesta di giustizia avanzata dal cittadino, coniugando le esigenze di difesa dei diritti individuali con quelle pubbliche di economia processuale; chiede un incontro con il Ministro della Giustizia per confrontarsi nell’immediato in merito alla L. 80/2005 e sulle emanande leggi delegate; di essere, per il futuro, preventivamente consultata per qualsiasi intervento legislativo in materia di giustizia civile. Roma, 21 maggio 2005.
Il Presidente Avv. Salvatore Grimaudo 24.05.2005 Spataro Unione nazionale camere civili
|