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17 anni. Disperata. Per aver perso la famiglia nel desiderio di trovare i colpevoli che le avevano ucciso il fratello.
Era una risposta di mafia. Ma non si poteva denunciare un mafioso. Era disonore.
Qualcuno dei familiari uso' parole tinte dopo la sua morte, condannando la collaborazione di Rita Adria con Borsellino.
Morto Borsellino, lei perdeva la seconda famiglia e mori'.
Non accettava che i suoi familiari, i suoi amici, il suo paese ritenessero la mafia qualcosa di intoccabile, persino dopo che gli avevano ammazzato il fratello.
Qualcuno direbbe che molti si buttano nelle braccia del politico di turno nella speranza di qualcosa.
Io ho visto farlo non con il politico, ma con tanti potentini che possono dare favori, chiudere occhi, aprire le mani di nascosto.
Rita Atria disse no. Borsellino credeva che se i giovani non stanno con la mafia, la mafia scompare.
Potrebbe essere l'unica ricetta per uscire da questa corruzione dilagante.
Appuntamento ? Fra venti anni.
Dal suo diario, il tema della maturita':
"L'unico sistema per eliminare tale piaga e' rendere coscienti i ragazzi che vivono tra la mafia che al di fuori c'e' un altro mondo fatto di cose semplici, ma belle, di purezza, un mondo dove sei trattato per cio' che sei, non perche' sei figlio di questa o di quella persona, o perche' hai pagato un pizzo per farti fare quel favore.
"Forse un mondo onesto non esistera' mai, ma chi ci impedisce di sognare.
"Forse se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo."
v.
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26.07.2017
Spataro
Link: http://www.ritaatria.it/
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