Indicazioni per le famiglie: "Cari genitori, non abbiate paura di proporre ai vostri figli un pranzo austero e minimo"
So benissimo che civile.it e' un sito di diritto. So anche la mia fede non deve essere una cosa privata e Civile.it e' dedicato a Giovanni Paolo II e alla divina misericordia.
Detto questo molti avranno cambiato pagina. Me ne dispiace.
Pero' perche' possiamo parlare di sciopero della fame di Pannella, per protestare contro la disapplicazione di leggi, e non possiamo parlare del digiuno cristiano ?
Qualche giorno fa cercavo sul web la parola digiuno. Inutile trovarne il senso religioso: sono tutte cure per stare meglio, per disintossicarsi, per tornare in armonia con la natura e l'alimentazione equilibrata, quando non per dieta.
Non e' di questo che parliamo, e nemmeno di autolesionismo: durante il digiuno si deve bere. Normalmente.
Perche' lo sciopero della fame si' e il digiuno no ?
Perche' e' scomodo. Lo sciopero e' una protesta civile, laica, condivisa. Un comportamento esteriore per attirare l'attenzione.
Il digiuno e' di piu': e' conversione personale, penitenza, distacco dal quotidiano.
Per esperienza vi dico che non e' una cosa banale, ed essere costanti richiede un intenso rapporto intimo con i motivi per i quali si digiuna e chi ci invita: Gesu', Maria di Medjugorje, o altri.
Un rapporto intenso e fisico che va oltre le sole parole della preghiera. Perche' il digiuno prende ogni brandello di carne facendoti riflettere ogni momento della giornata sul perche' stai digiunando.
E la causa diventa sempre piu' tua. Come dimenticare Gandhi ? Anche lui utilizzo' lo sciopero della fame.
Nel diritto non e' previsto, se non come liberta' personale inviolabile se non dal medico per motivi di salute, salvo diversa espressa indicazione contraria.
Ma e' il senso del digiuno che sconvolge prima noi e poi chi ci e' vicino.
Tanto piu' e' lontano dal diritto e dal quotidiano di oggi, tanto piu' diventa rivoluzionario e offensivo per chi non lo condivide.
Pazienza.
Il rinnovamento comincia in prima persona. Il digiuno, se non vogliamo ricordare le parole di Gesu' che ricorda come alcuni demoni si vincono solo con il digiuno (Mt 17,21), e' qualcosa che coinvolge mente, cuore e tutto il nostro Essere.
Si puo' sentire il bisogno di fare il digiuno contro la guerra come si puo' sentire il bisogno di gridare la propria liberta'.
Il digiuno e' oltre la liberta': rinuncio alla liberta' di nutrirmi perche' ho a cuore qualcosa di piu'.
Diamoci dentro e iniziamo da noi, prima di condannare gli altri che sbagliano.
Alla guerra c'e' sempre un'altra soluzione. Che i governanti uniscano gli sforzi per aiutare le persone che muoiono.
Scusate, ma non sono disposto a tacere per conformismo.
ps: se avete i figli vi sfotteranno, ma poi vi diranno parole dimenticate con occhi nuovi.
"Insieme, a tavola, pregate! – conclude mons. Paglia -. Per le famiglie della Siria, per i bambini che muoiono ogni giorno per l’odio e la fame, per i governanti chiamati a trovare soluzioni di pace e non violente … ogni famiglia scelga il modo che più conosce per intercedere, ovvero per mettersi in mezzo tra il mistero del male che segna la nostra storia e il Dio della pace che la sana e la salva"
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06.09.2013
Spataro
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