Sei un influencer e parli a tanti. Vendi token di qualcosa che hai pagato poco. I token aumentano valore.
Poi l'hype finisce e i token tornano a non valere nulla, e tutti si lamentano.
Cosa non funziona ?
I token sono quelli delle criptovalute secondarie, che non si fila nessuno.
L'influencer non le vende, se è furbo. Le regala in cambio di donazioni, così slega il rapporto tra acquisto token e importo dato all'influencer.
Purtroppo però così l'influencer in ogni caso distribuisce prodotti finanziari. Gratis previa donazione, ma li distribuisce. Vietato in Italia. Non può nemmeno venderli: sarebbero varie violazioni, antiriciclaggio inclusa.
Così non è possibile dare bitcoin in cambio di donazioni, magari anche solo per promuoverne la distribuzione, se non con una attenta procedura che richiede studi di commercialisti così bravi da sapere cosa chiedere all'AdE per un parere.
Risultato ?
Spesso sono truffe. Ma farlo lecitamente non è nemmeno possibile se non con adeguate garanzie e iscrizioni ad albi appositi. Ma attenzione, le truffe si potrebbero fare in altro modo.
Quindi se volete token, comprate invece bitcoin dai pochissimi operatori autorizzati in Italia. E aspettate di pagare il 49% di tasse sulle plusvalenze, indecente.
Nel frattempo la BCE prepara da anni con strumenti legislativi e tecnici l'euro digitale, Eurocoin. Sarà contenuto nel wallet con carta identita', patente, passaporto, carta sanitaria, carte di credito, e sarà il posto dove la P.A. potrà notificare cosa pagare e quando.
Siamo efficienti, vero ? Compromesso uno, compromessi tutti gli altri tutti insieme e subito. Gli appelli degli esperti restano rigorosamente inascoltati e considerati catastrofisti.