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Piracy shield 25.10.2024    Pdf    Appunta    Letti    Post successivo  

Pastorella: interrogazione su piracy shield

Il mknistro risponde con le parole di agcom, dilaniata internamdnte


Pastorella

 

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    (

    (Iniziative di competenza volte a evitare la sospensione di servizi Internet estranei ad attività illecite da parte della piattaforma nazionale antipirateria - n.3-01513)

    PRESIDENTE. La deputata Pastorella ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n.3-01513 (Vedi l'allegato A).

    GIULIA PASTORELLA (AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. Ministro, come lei sa, sabato i servizi di Google Drive sono stati interrotti per diverse ore, ma questo non è che l'ultimo caso, perché da mesi siti assolutamente legittimi vengono interrotti o oscurati. Non è colpa di pericolosi hacker o di potenze straniere, bensì di una piattaforma istituita proprio da una legge votata all'unanimità da quest'Aula, la legge antipirateria, che ha istituito il cosiddetto Piracy shield per combattere la pirateria online: motivo assolutamente legittimo, ma evidentemente lo strumento è quello sbagliato.

    Nel decreto omnibus si è ulteriormente peggiorato, con modifiche che potrebbero avere anche degli aspetti di incostituzionalità, quindi banalmente le chiediamo quanti siti innocenti - che sia Google o il sito della piadineria Mariuccia, perché hanno uguale dignità - devono ancora soccombere o essere oscurati da questa piattaforma, prima che il legislatore faccia qualcosa che possa assicurare il diritto degli utenti ad essere banalmente lasciati in pace quando sono estranei a qualunque attività illecita (Applausi dei deputati del gruppo Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe).

    PRESIDENTE. Il Ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha facoltà di rispondere.

    ADOLFO URSO, Ministro delle Imprese e del made in Italy. La diffusione illecita online di contenuti tutelati dal diritto d'autore è una sorta di versione digitale della contraffazione di merci e prodotti, che ogni giorno noi combattiamo insieme ai Corpi dello Stato, quali ad esempio la Guardia di finanza e l'Agenzia delle dogane. Come nel caso della contraffazione materiale, anche quello online è un fenomeno in espansione, che ci vede tutti impegnati in prima linea. Dobbiamo, però, essere molto chiari.

    La legge prima richiamata ha previsto un'apposita piattaforma al fine di evitare la diffusione di contenuti illeciti; piattaforma che funziona, però, solo se vi è un pieno e leale coinvolgimento di diversi attori interessati: i prestatori di servizi Internet, i titolari di diritti e Agcom. Agcom è, infatti, l'autorità competente con il potere di intervenire e coordinare le azioni necessarie, fino alla disabilitazione dell'accesso a contenuti diffusi in maniera illecita.

    Ebbene, questa piattaforma, operativa dal 1° febbraio di quest'anno, si propone di gestire in modo automatizzato le segnalazioni relative all'illecita diffusione di contenuti audiovisivi, consentendo ai titolari di diritto di intervenire tempestivamente per tutelare le loro opere. Gli eventuali disservizi che si sono verificati si potranno ridurre quanto più gli operatori iscritti alla piattaforma contribuiranno ad inserire nella white list i servizi legittimi, per evitare che vengano erroneamente colpiti. Inoltre, ricordo che la normativa richiamata prevede profili di responsabilità dei provider e degli intermediari online, richiedendo loro di segnalare qualsiasi indirizzo sospettato di attività illecite.

    Il Ministero delle Imprese e del made in Italy, per quanto di competenza, consapevole dell'importanza della tutela dei diritti d'autore e dell'industria creativa in Italia, è disponibile, ovviamente in collaborazione con l'autorità competente, l'Agcom, a valutare ogni altra iniziativa idonea a rafforzare misure di controllo sui soggetti operanti nel settore. È cruciale che i diritti degli utenti siano salvaguardati e che i servizi legittimi possano operare senza timore di essere ingiustamente penalizzati.

    PRESIDENTE. La deputata Pastorella ha facoltà di replicare.

    GIULIA PASTORELLA (AZ-PER-RE). Mi stupisce la sua risposta, Ministro, senza in alcun modo voler essere offensiva, perché la conclusione non segue dalle premesse. Ovvero, la conclusione è che bisogna proteggere gli utenti che hanno nei loro siti contenuti legittimi, eppure la premessa è che è colpa di quei siti legittimi se sono stati oscurati. Non credo che Google Drive debba dimostrare - faccio quell'esempio, ma potrei farne altri - di essere legittimo, e, per quanto riguarda l'essere inserito, lui come altri, in white list, a me non risulta che ci sia un processo ufficiale per candidarsi ed essere inseriti nella white list.

    Ma, soprattutto, in questo caso vorrei far notare che la segnalazione non è venuta da Google, ma è venuta da un avente diritto, quindi uno che rappresentava chi detiene i diritti di un certo spettacolo live; quindi non si può imputare questo errore, sicuramente, a chi è stato vittima. È uno scaricabarile che abbiamo già visto. Agcom, quando è venuta in Commissione a riferire di un altro errore, ha esattamente fatto lo stesso, ha utilizzato questo scaricabarile su chi era alla fine del processo, e non su chi segnalava erroneamente.

    Quindi forse bisognerebbe cominciare a dare un punteggio a chi fa segnalazioni erronee, perché non è possibile che si dica semplicemente che, ops, è stato un errore. Se questo errore fosse accaduto non un sabato sera, ma magari un giorno di lavoro o un giorno di scuola, sappiamo bene quanti enti, anche istituzionali, si appoggiano a quei servizi per funzionare. Bisogna avere sicuramente, inoltre, un migliore sistema di ripristino, perché in questo caso si trattava di un grosso nome, quindi il ripristino è avvenuto in poche ore, ma, sempre con riferimento alla piadineria Mariuccia e al suo sito, se non si rende conto, perché l'avviso è anche abbastanza oscuro, di essere stata oscurata e bloccata, chissà quando i suoi servizi verranno rimessi online.

    Quindi, Ministro, in uno spirito collaborativo, e davvero noi vogliamo contrastare il più possibile la pirateria, sappiamo che è un fenomeno in espansione, sappiamo tutto questo, ma questa piattaforma non funziona. Il responsabilizzare ulteriormente del venire a conoscenza di contenuti illeciti potrebbe portare, come è scritto nell'interrogazione, a centinaia di migliaia, milioni, addirittura miliardi di segnalazioni. Allora sistemiamo questa piattaforma e, se non si può sistemare, dobbiamo trovare un altro modo, perché questo è inaccettabile (Applausi dei deputati del gruppo Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe).

    25.10.2024 Pastorella



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