Si parla spesso di etica degli algoritmi. Se ne parla a due livelli.
I giuristi che leggono i colleghi e i giuristi che vogliono informarsi dai tecnici.
I primi parlano di violazione dell'etica quando c'è un risultato evidente che contraddice i valori proposti dall'applicazione.
I secondi parlano di violazione dell'etica quando c'è un metodo che non convince e che può nascondere un inganno.
I secondi sostanzialmente anticipano il momento del rischio avendo la capacità di capire e intuire dal codice, o da come si comporta (o come è progettato), cosa sta succedendo.
E' un termine usato nel mondo dell'open source, per riferirsi a binari, eseguibili, inseriti in codice sorgente condiviso.
Il binario, tipicamente di difficile decompilazione comprendendo le operazioni richieste, tradisce la trasparenza del sorgente all'interno del quale è inserito.
Perchè all'interno di un software si possono aggiungere pezzi di codice esterni o interni. Inoltre l'installazione può consentire ad applicazioni esterne, non solo interne, di gestire gli aggiornamenti. E' il caso di Meta su Android che gestisce da una app esterna tutti gli aggiornamenti delle proprie app, senza passare dall'app store. Una magia che abbiamo da alcuni anni passata inosservata.
Tornando invece a binary blog il termine è usato nella descrizione di Mercurygram, un client Telegram alternativo a quello ufficiale che ha come mission quella di rimuovere i binary blogs e le opzioni ritenute troppo pericolose (come l'uso di google maps, notifiche di Google e così via). Si noti che il client Telegram ufficiale è proposto come open source, ma non i loro server, ma all'interno conterrebbe binary blogs.
Non a caso Mercurygram è distribuito tramite F-Droid, piattaforma Android per la distribuzione di app solo Open Source