A seguito di controllo dell'Ispettorato del Lavoro, la qualifica dell'attività impone il pagamento di contributi e relativa sanzione.
Il Tribunale di Roma indica che nel caso concreto la qualifica delle parti, usando un contratto scaricato da internet e adattato in qualche modo, concide anche con gli elementi tipici della normativa che riguarda gli agenti, e non i procacciatori.
Riguarda tutti quelli che stabilmente prendono proventi, provvigioni, guadagni a percentuale dalle vendite effettuate da terzi.
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"Vittima" della decisione è la nozione di vendita collaborativa che era stata elaborata anni fa.