Pubblichiamo l'appello di Siae, autori, sottosegretari ed editori insieme, contro l'autoregolamentazione. Più sotto la sintesi.
Roma, 4 dicembre 2023
Le organizzazioni firmatarie rappresentano imprese culturali e creative nei settori dell’audiovisivo, del cinema, della televisione, dei servizi per la valorizzazione e tutela del patrimonio culturale, della musica, dell’editoria libraria e giornalistica nonché diverse centinaia di migliaia di autori ed artisti interpreti che dipendono interamente dalla loro capacità di vendere contenuti, prodotti e servizi basati sul diritto d’autore e di concedere in licenza, controllandone l’utilizzo, le opere realizzate nonché la propria voce, immagine e altri dati personali.
In questi giorni a Bruxelles è in corso un delicato negoziato per approvare l’EU AI Act, il regolamento europeo che intende stabilire un quadro giuridico per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, compresa quella generativa. È una grande opportunità per le industrie culturali e creative che deve essere regolata garantendo al contempo i diritti fondamentali della società e degli individui.
L’AI rappresenta uno straordinario progresso tecnologico con un immenso potenziale per migliorare vari aspetti delle nostre vite, compresi quelli nei nostri settori. Tuttavia, è cruciale riconoscere che, insieme a questi benefici, esiste un lato più oscuro di questa tecnologia. In particolare, l'IA generativa viene addestrata su grandi dataset e ingenti quantità di contenuti protetti dal diritto d’autore e che vengono spesso raccolti e copiati da internet. Essa è programmata per produrre risultati che hanno la capacità di competere con la creazione umana. Questa tecnologia comporta diversi rischi per le nostre comunità creative.
Le opere protette, le voci e le immagini vengono utilizzate senza il consenso dei titolari dei diritti per generare nuovi contenuti. Alcuni di questi utilizzi possono ledere non solo i diritti d’autore ma anche i diritti morali e della personalità degli autori e pregiudicare la loro reputazione personale e professionale. Inoltre, c'è il rischio che il loro lavoro originale degli autori, artisti e delle imprese culturali e creative venga sostituito, costringendoli a competere con le loro repliche digitali che ne ricaverebbero ovvi vantaggi sotto diversi profili con gravi conseguenze anche economiche. Esiste anche un rischio più ampio per la società, poiché le persone potrebbero essere indotte a credere che i contenuti che incontrano - testuali, audio o audiovisivi - siano creazioni umane autentiche e veritiere, quando sono semplicemente il risultato della generazione o manipolazione dell'IA. Questo inganno può avere implicazioni di vasta portata per la diffusione di disinformazione e l'erosione della fiducia nell'autenticità dei contenuti digitali e presenta seri problemi anche sotto il profilo etico.
L'IA non può svilupparsi trascurando i diritti fondamentali, come i diritti degli autori e degli interpreti, i diritti sull'immagine e sulla personalità ed i diritti delle molteplici industrie creative e culturali che investono per rendere possibile la creazione di opere sulle quali è legittimo aspettarsi di poter esercitare un controllo. L’IA non dovrebbe mai essere impiegata in modi che possano ingannare il pubblico. L’AI Act deve garantire che sia data assoluta priorità alla massima trasparenza delle fonti utilizzate per addestrarne gli algoritmi, a favore dei creativi e delle industrie che rappresentiamo e più in generale della società europea.
Gli obblighi previsti dovrebbero essere applicati agli sviluppatori e agli operatori di sistemi e modelli di IA generativa a monte e a valle con particolare riferimento all’obbligo di conservare e rendere pubblicamente disponibili informazioni sufficientemente dettagliate sulle fonti, i contenuti e le opere utilizzati per l’addestramento, al fine di consentire alle parti con un interesse legittimo di determinare se e come i loro diritti siano stati lesi e di intervenire.
Questi obblighi devono essere quantomeno estesi a tutti i sistemi resi disponibili nell'UE o che generano output utilizzati nell'UE, commerciali o non commerciali e portare alla presunzione di utilizzo in caso di mancata osservanza consentendo agli aventi diritto di esercitare le proprie prerogative anche per la concessione di licenze.
E' cruciale riconoscere che nessuna delle protezioni basate sugli strumenti legali già esistenti nella normativa europea ha la minima possibilità di funzionare se non vengono poste rigorose e specifiche regole di trasparenza a carico degli sviluppatori di IA generativa.
Accogliamo con favore le proposte del Parlamento Europeo di includere requisiti specifici di trasparenza per i modelli di base dell'IA, e apprezziamo lo sforzo della Presidenza spagnola nella ricerca di una soluzione equilibrata, ma è di primaria importanza potenziare ulteriormente queste tutele.
La raccolta di dati e testi per addestrare l'IA era inizialmente consentita a scopi di ricerca e analisi delle tendenze; oggi, ciò è diventato parte integrante della creazione di contenuti: la legislazione deve riflettere questo cambiamento nel regolare e tutelare l'uso di opere protette e dati personali.
Questi obiettivi non possono assolutamente essere raggiunti ammorbidendo la proposta votata dal Parlamento europeo o seguendo ipotesi di autoregolamentazione.
Chiediamo con forza al Governo italiano di sostenere una regolamentazione equilibrata che, garantendo la trasparenza delle fonti, favorisca lo sviluppo delle tecnologie di intelligenza artificiale, tutelando e promuovendo al contempo la creatività umana originale e tutti i contenuti culturali del nostro Paese.
- 100autori – Associazione dell’Autorialità Cinetelevisiva
- ACMF – Associazione Compositori Musica per Film
- AFI – Associazione Fonografici Italiani
- A.G.I.C.I. – Associazione Generale Industrie Cine-audiovisive Indipendenti
- AIDAC – Associazione Nazionale Dialoghisti e Adattatori Cinetelevisivi
- AIE – Associazione Italiana Editori
- ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici
- ANART – Associazione Nazionale Autori Radiotelevisivi e Teatrali
- ANEM – Associazione Nazionale Editori Musicali Indipendenti
- ANES – Associazione Nazionale Editoria di Settore
- ANICA – Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali
- APA – Associazione Produttori Audiovisivi
- ASSOMUSICA – Associazione di Organizzatori e Produttori Italiani di Spettacoli Musicali dal vivo
- CENDIC – Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea
- CONFINDUSTRIA CULTURA ITALIA
- CONFINDUSTRIA RADIO TELEVISIONI – Associazione dei media televisivi e radiofonici italiani
- Doc/it – Associazioni Documentaristi Italiani
- EMUSA – Editori Musicali Associati
- FEDERAZIONE AUT-Autori
- FEM – Federazione Editori Musicali
- FIEG – Federazione Italiana Editori Giornali
- FIMI – Federazione Industria Musicale Italiana
- ICWA – Associazione Italiana di Scrittrici e Scrittori per giovani lettori
- Nuovo IMAIE – Nuovo Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori
- PMI – Produttori Musicali Indipendenti
- RAAI – Registro Attrici Attori Italiani
- SCF
- SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori
- SNS – Sindacato Nazionale Scrittori
- STRADE - TRADUTTORI EDITORIALI
- U.N.A. – Unione Nazionale Autori
- UNCLA – Unione Nazionale Compositori, Librettisti, Autori di Musica
- UNIVIDEO – Unione Italiana Editoria Audiovisiva su media digitali e online
- Writers Guild Italia – Sindacato degli sceneggiatori italiani
Questa la sintesi secondo ChatGPT:
Le organizzazioni chiedono quanto segue:
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Regolamentazione dell'Intelligenza Artificiale (IA) Generativa: Si esprime la necessità di una regolamentazione dell'IA generativa, in particolare nel contesto della proposta EU AI Act in discussione a Bruxelles.
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Protezione dei Diritti d'Autore: Si sottolinea l'importanza di garantire la protezione dei diritti d'autore, in particolare quando l'IA generativa viene addestrata su dataset contenenti opere protette.
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Trasparenza nelle Fonti e nell'Addestramento dell'IA: Si richiede massima trasparenza riguardo alle fonti utilizzate per addestrare gli algoritmi dell'IA generativa, permettendo alle parti interessate di determinare se i loro diritti sono stati lesi.
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Prevenzione dell'Uso Non Autorizzato di Opere Protette: Si evidenzia il rischio di utilizzo non autorizzato di opere protette, voci e immagini, sottolineando la necessità di impedire il danneggiamento dei diritti morali e della personalità degli autori.
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Sostegno a una Regolamentazione Equilibrata: Si chiede al governo italiano di sostenere una regolamentazione equilibrata che favorisca lo sviluppo delle tecnologie di intelligenza artificiale, ma al contempo tuteli la creatività umana originale e i contenuti culturali.
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Presunzione di Utilizzo in Caso di Mancata Osservanza: Si propone la presunzione di utilizzo nel caso di mancata osservanza degli obblighi previsti, consentendo agli aventi diritto di esercitare le proprie prerogative.
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Estensione degli Obblighi a Tutti i Sistemi nell'UE: Si richiede l'estensione degli obblighi di trasparenza a tutti i sistemi, commerciali o non commerciali, resi disponibili nell'Unione Europea o che generano output utilizzati nell'UE.
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Specifiche Regole di Trasparenza per Sviluppatori di IA Generativa: Si sottolinea che le protezioni legali esistenti potranno funzionare solo se vengono imposte rigorose e specifiche regole di trasparenza a carico degli sviluppatori di IA generativa.
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Riconoscimento del Cambiamento nella Raccolta di Dati per l'IA: Si sottolinea il cambiamento nella raccolta di dati per addestrare l'IA, passando da scopi di ricerca e analisi delle tendenze a parte integrante della creazione di contenuti.
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Contrarietà all'Ammorbidimento delle Proposte: Si esprime contrarietà all'eventuale ammorbidimento delle proposte votate dal Parlamento europeo o all'ipotesi di autoregolamentazione nel settore dell'IA generativa.