Algoritmo. If Then. Al massimo Else.
Questo era il mondo in cui i programmatori sapevano cos'era un algoritmo.
Poi le persone li hanno visti come magia nera, o raramente bianca. Meglio se nascosti in un eseguibile che non faccia venire dubbi; i programmatori invece a guardare i sorgenti.
Detto questo un algoritmo è uno strumento di scelta automatizzata. Usa parametri e viene usato in determinati contesti. Cambiano i dati o i contesti e l'algoritmo produrrà errori. Lo sanno bene i pirati informatici.
L'algoritmo stocastico ?
E' un modo dispregiativo per citare l'intelligenza artificiale: qualcosa che decide in modo statistico.
Tuttavia il modo dispregiativo sottintende che la statistica sia randomica, mentre l'intelligenza artificiale ha propri criteri statistici rigorosi che si mescolano (per dirla semplice) che le richieste dell'utente.
In poche parole se la IA risponde sbagliato, è solo colpa dell'umano che non sa capire cosa è sbagliato: l'assunto, la richiesta, il presunto, o lo storico delle risposte.
Quindi, come ogni ragionamento, deve affinare.
IA Stocastica ?
Molto poco, direi. Ma abbastanza per ingannarci moltissimo se siamo ignoranti.
Ecco perchè i più competenti stanno usando senza paura la IA per compiti precisi, affinandola al proprio stile.
Dubito che qualcuno dei miei lettori possa immaginare il meccanismo. Sono tecniche conosciute nel design conversazionale, che ho anche insegnato.
C'è chi teme la competenza della IA e di come possa sostituirci.
Io sono certo dell'incompetenza della IA e di quanto sia importante usarla con comprensione dei meccanismi. Anzi. Non se ne può più fare a meno.