Apple spiega cosi': "Request user authorization to access app-related data for tracking the user or the device."
Forse qualcuno dei lettori non ha ancora idea di quanto sia profonda la profilazione.
Partiamo da Google Ads, e creiamo una pubblicità. Tra le possibilità c'è quella di inviare pubblicità a tutti quelli che hanno certi tipi di applicazioni sui proprio telefoni.
Le app sono divise per categorie, e chi le installa rientra in un profilo di interessi. Apparentemente soft spam.
Il problema tuttavia è che ogni app può usare l'elenco delle altre app installate per profilare, e per identificare l'utente. Ad un livello più rispettoso, se cambiamo sim o aggiorniamo il sistema operativo, alcune app bancarie potrebbero richiedere un nuovo login per sicurezza.
Ora il punto è che le app, come i sistemi operativi, possono leggere l'elenco delle altre app installate sul telefono senza chiedere autorizzazioni e consensi espressi. Così almeno fino a poco tempo fa.
Ora lo standard sopperisce a questo. ATT è uno standard per chiedere il consenso di tracciamento TRA app.
Per inciso: avere l'ip di qualcuno su un sito permette di sapere che è italiano, che vive in montagna, al mare, in pianura; in una grande città o in un piccolo paese di provincia. Ma bisogna voler trattare il dato in questo modo, considerando che l'ip di un telefonino è meno adatto a fornire questi dati con un solo ip.
Invece raccogliere l'elenco delle app può portare persino ad una identificazione molto specifica del device, oltre che degli interessi: non tutti i trattamenti possono essere invasivi.
Sta di fatto che molte app famose, e ahimè preinstallate (solo da poco rimuovibili, ricordate il bloatware ?), scorrazzavano per il vostro device per leggere i log di sistema, le app, gli usi, e ogni dato che si poteva leggere.
Io sento parlare solo di violazione della privacy.
Signori, per favore. Ricordiamo che esistono le norme penali sui virus: installazione di software che svolge funzioni non volute dall'utente finale.
Così si scarica tutto sulle autorità, quando il problema della trasparenza è un problema penale.
Un pò come le case automobilistiche che hanno omesso di comunicare che il software ingannava i risultati mostrati, persino distinguendo i risultati a seconda del contesto.
Diritto penale informatico. Esiste ancora, sapete ?