L'inflazione sembra una parola vuota finchè i conti non vengono aggiornati.
Vediamo come influisce sui contratti in essere.
I contratti di singole prestazioni a prezzi fissi
Contratti che prevedono una prestazione unica semplicemente si esariscono.
Una nuova prestazione sarà determinata da un nuovo accordo.
Alla scadenza il prezzo può cambiare, ma l'abbonato può impedire il rinnovo al nuovo prezzo.
Tutti gli abbonamenti che vincolano le parti saranno i più soggetti a sofferenza.
In caso di eccessivi aumentati si potranno risolvere in vari modi.
Gli affitti subiscono tipicamente:
- l'aumento del canone legato all'inflazione secondo gli indici ISTAT
- l'aumento delle spese.
Per essere concreti:
- Il contratto resta lo stesso, ma il canone aumenta. Il calcolatore online indica quando. Il calcolo di solito si può fare un mese dopo il rinnovo annuale.
- le spese di riscaldamento raddoppiano. Le anticipa il proprietario e l'inquilino le deve conguagliare oltre quanto previsto in acconto contrattualmente.
I due elementi fanno apparire un aumento del 20% degli affitti, mentre è il 10% di una voce e il 110%. Il conto che il condominio fa, un anno dopo, arriva spesso imprevisto.
Non esiste contratto che possa pretendere di imporre un nuovo prezzo, ma la parte più obbligata può chiedere di recedere in modo più o meno vario a seconda delle norme invocate. Quindi si può disdettare il contratto se non era previsto il legame all'inflazione. In ogni caso sarà intelligente valutare se risolvere il contratto o rinegoziarlo.
Quelli che possono imporre il prezzo che vogliono: tipicamente l'energia, le spese condominiali, tasse e altre beni con poca concorrenza.
Tutti gli altri ci rimettono in modi e tempi diversi: questo significa che aumenteranno i divari molto più radipamente.
La giustizia italiani non ha tempi certi, quindi aumenterà il ricorso a pagamenti anticipati magari divisi in un numero di rate / quantità più frequenti e più indicizzate, per evitare di perdere il valore della moneta nel periodo della prestazione. Contratti mensili invece che annuali.
La valutazione delle perdite o degli eccessivi guadagni potrà essere valutata solo considerando il contesto dell'esecuzione del contratto, della prestazione. Qualcosa che metterà a nudo il vero valore del contratto.
Con un rilievo: quandi risparmiavamo, ci sembrava per sempre. In realtà l'inflazione arriva in ritardo, quindi l'adeguamento danneggia chi incasso alla scadenza del periodo (aggiornamento annuale, l'adeguamento arriva in ritardo) mentre per chi deve pagare sembra un aumento insopportabile per aver organizzato le spese sulla base dell'importo non rivalutato.
Insomma: sarà facile percepire il proprio danno come maggiore della controparte, ma spesso è proprio chi incassa che ha più problemi ad aggiornare di frequente e a non vedere svalutato, come il debitore, l'importo pagato.
Un contesto al quale pochi sono preparati sotto ogni profilo.