Sto leggendo gli articoli che narrano fatti, dichiarazioni e circostanze riguardante l'omicidio di Amyntas, nome di fantasia, durante una relazione sentimentale nata online e finita con la morte della vittima, nonostante l'opportuna denuncia presentata a fine luglio.
Non entro qui nei fatti, non è mia intenzione mettere alla gogna nessuno, ma resto sorpreso delle dichiarazioni di due personaggi di spicco che ritengono che dalla denuncia non emergevano situazioni di rischio concreto.
Ben lungi dal descrivere fatti, sono ovviamente interpretazioni.
Altri giornali citano ampiamente le dichiarazioni presentati nella denuncia del 29 luglio.
Purtroppo devo dire, con l'esperienza di moderazione di forum dagli anni '90, che di preoccupazioni ce ne erano assolutamente, e per meno io ho consigliato e non ho esitato a presentare denunce.
E' un tema grave, evidentemente sottovalutato da chi non conosce come era il web prima dei social, e sembra tutto normale, difficilmente distinguibile da una situazione patologica.
Così non e'.
Ripensiamo al tema: "Femminicidio alla fine di una relazione digitale: quali sono le situazioni di rischio emerse ?"
Ecco le situazioni che invece indicano non solo un rischio, ma un piano criminoso in atto:
- Gomme tagliate,
- picchiare alla porta,
- sostituire le password,
- controllare il telefono a distanza
- minacce varie
- vietare l'uso dei social
- richiedere attenzione tramite controllo del telefono e dei servizi
- violenze verbali alla pubblicazione di foto
- ...
Non sono comportamenti banali o ininfluenti.
Voglio dirlo chiaramente alle donne così come agli uomini: non è questione di come ci si veste, ma se qualcuno si presenta alla porta o vi vuole controllare a distanza, non esitate a presentare denunce o esposti circostanziati, evitando voi stessi di sottovalutare le vostre paure.
I soggetti che "perdono il controllo" online siamo tutti noi, quando non sapendo cosa fare sblocchiamo il telefono per vedere cosa c'è di nuovo invece di pensare e confrontare le nostre opinioni. Chi rivolge il proprio obiettivo verso altri ha bisogno di immediato aiuto perchè non si rende più conto che sta facendo di un episodio la fine del mondo.
Non sono situazioni tali da rendere il soggetto incapace di intendere (la pianificazione dell'attività criminale era inequivoca e finalizzata a commettere più reati) ma incapace di fermarsi e capire che può fare di meglio.
Sono persone tipicamente sole, con difficili capacità di relazione e accettare opinioni diverse. Chi sa cosa è la polarizzazione dei flame nei social sa di cosa parlo. Così come queste persone cercano di essere l'esclusivo interesse della vittima, acquistando più fiducia in sè stessi tanto più la vittima li deve considerare per paura.
I casi sono svariati, le soluzioni non semplici. Ma qui siamo di fronte ad una errata valutazione dei fatti da parte degli operatori della giustizia, e non finirò di evidenziarlo per aiutare a codificare segnali inequivoci di reato. Prove, non indizi, e nemmeno rischi. Prove di reato in atto.
Che avvenga a distanza e in digitale, significa solo che sono necessarie ulteriori competenze.
Non è questo il momento per indicare le numerose soluzioni possibili. L'importante è dosare comportamenti e informazioni da comunicare in pubblico da quelli concordati con gli inquirenti.
Ricordate un punto: se avete paura, spiegate perchè e non sottovalutate i vostri motivi.
L'intelligenza emotiva sta vedendo qualcosa che quella razionale sottovaluta perchè ritiene assurda.
Ma stiamo parlando di reazioni disumane di persone esasperate dagli strumenti online per creare violenza, scontri, polarizzazioni e quindi profilare per finalità politiche, non necessariamente di marketing.
Scommettiamo che aumenteranno in queste settimane ?
aggiornamento
Sto leggendo con interesse alcuni commenti su facebook. Alcuni ex, denunciati falsamente, lamentano l'allontanamento usando pretesti non verificati, sconfessati nella sentenza di assoluzione.
Questi racconti confermano che vi è una necessità di focalizzarsi sui fatti e valutarli. La semplice dichiarazione valga poco, ma i riscontri devono essere tempestivi, come dice una avvocato.
Il problema è che su questi indici di rischio ognuno procede secondo la propria prudenza, ignorando i meccanismi tipici dei flame, o delle escalation come dicono altri, che portano ad alzare l'asticella.
Se sei un avvocato e ti sei occupato di questi temi, contattami.
Richiedi l'anteprima e le informazioni sull'opera completa.