Il sito è stato creato. Ha funzionalità, servizi interni ed esterni, contenuti: è pubblicato.
Il marketing vuole tracciare le attività svolte sul sito per conoscere gli argomenti più apprezzatti e la pagine più viste. Alcuni vogliono tracciare la resa della pubblicità. Altri vogliono tracciare gli utenti che hanno dato il consenso.
Gli strumenti di tracciamento dell'uso, o dell'utente, possono variare senza variare il sito. Il tag manager è uno script che permette di inserire altri script in un sito per svolgere altri compiti, non necessariamente di profilazione, anche solo per cambiare i colori del sito.
Il vantaggio è che non richiede di entrare nel sito, ma basta accedere ad un servizio esterno.
Google Tag Manager è uno dei più famosi, in quanto spesso usato anche solo per aggiornare i Google Analytics senza entrare nel sito.
Ci si chiede invece quanto abbiano la consapevolezza degli adempimenti privacy correlati, e dei registri da aggiornare. Non è una attività complessa, ma pochi se ne preoccupano.
I tag manager di Google sono gestiti come Google negli USA o comunque da una azienda negli USA: per questo secondo la Schrems II andrebbero almeno valutati con attenzione, salvo proprio esclusi secondo le interpretazioni più rigorose e comuni.