Studi medici, cliniche da disintossicazione dai social e non solo, indicano tutte chiaramente che la comunicazione tramite pc può generare dipendenza, e la genera in tutti in modo variabile.
Non entrerò negli studi che hanno codificato come certi usi delle interfacce utente consentono di generare un piacere che il cervello vuole provare ancora e ancora; e come il software possa generare quelle variazioni di piacere su diversi contenuti che concorrono a mantenere l'utente su quella piattaforma, sottraendo gli utenti alle altre.
I video brevi, sostanzialmente inutili, ma belli, piacevoli, tanto posso smettere quando voglio, ne sono la prova.
La maggior parte degli utenti non sono in grado di accorgersene, e gli estremismi sono alimentati per mantere la fidelizzazione. Sono più appaganti dell'equilibrio e della moderazione, nel breve periodo.
Le malattie sono reali, fisiche oltre che psicologiche, così come i danni.
Peccato che, nonostante le correlazioni, nessuno voglia avviare una causa per impedire all'umanità di passare le ore a vedere gattini invece di essere umani.