Su www.cookiekit.it/darkpatterns la guida e la newsletter sui dark patterns da evitare nello sviluppo di interfacce informatiche.
Arriva il digital service act, DSA. Insieme al DMA e al GDPR si prefigge di valorizzare le aziende europee che rispetteranno i più alti standard nei confronti dei clienti online.
Tra i nuovi vincoli: il divieto d'uso di dark patterns, tecniche contenutistische e di interfacce utente che rendono inefficaci le condizioni legali, privacy e cookies.
Per primi in Europa IusOnDemand srl ha estratto ed elencato i 60 esempi ufficiali di tecniche da non usare.
Installare un template, utilizzare un framework css: cosa c'è di più semplice ?
Il DSA, digital service act, espressamente vieta l'uso dei dark patterns.
I dark patterns sono:
- contenuti
- interfacce
che per i loro obiettivi di distrarre per confondere i visitatori, raccolgono consensi.
Non sono validi i consensi raccolti in contesti che usano dark patterns, così come perdono valore le consulenze legali per generare informative complete.
I dark patterns sono stati elencati tutti. Difficile dire "non lo sapevo".
L'attuale elenco di 60 esempi in 6 categorie con 2 o tre sottocategorie è disponibile in un lungo testo tutto in inglese di 64 pagine.
IusOnDemand mette a disposizione di installatori, web agencies, aziende quello che serve.
Per la guida, la newsletter e check-up: www.cookiekit.it/darkpatterns