I quotidiani titolano sulla base della lettura di una introvabile bozza di decreto che si rinvia il voto elettronico per motivi di sicurezza.
Aggiungono pero', anche, che per candidarsi riducono le firme AD un terzo. Chiunque potrà essere inserito, purchè tra i graditi al primo della lista.
Nonostante il rinvio i malati (di covid!) potranno subito votare da casa; ma anche si potrà votare in posta. Fisicamente come fosse un seggio ? Inviando il voto al volo ?
Insomma: un pasticcio da far gelare il sangue.
Il tutto mentre, in nome del pnrr, del covid e della guerra, è arrivata l'iperinflazione, termine tecnico per descrivere aumenti irragionevoli (per i piu') delle spese.
Ma va tutto bene. Infatti l'anno scorso, per la CGIA di Mestre, non abbiamo mai pagato così tante tasse come nella storia della Repubblica.
Grazie.