Il voto elettronico viene visto dai giuristi, avvocati, docenti e costituzionalisti come una declinazione informatica del voto tradizionale nelle competizioni elettorali.
Gli studi specialistici indicano come questa definizione sia pericolosa, fuorviante, e premessa in grado di minare la democrazia.
I tecnici, semplicemente, dicono che non è possibile attualmente nè in fatto, nè in ipotesi, avere un voto elettronico sicuro come quello cartaceo in seggio. Voto personale e voto segreto sono incompatibili, attualmente.
La realtà è ancora più ricca delle semplificazioni.
Pensiamo al voto a distanza (per posta negli USA, in ambasciata in Italia), il voto in ospedale, l'aiuto per i disabili.
Pensiamo non solo al voto elettorale, ma anche quello referendario, condominiale, nelle associazioni.
Sono voti con valori costituzionali simili o diversi; valori ed effetti diversi. Curioso come quello condominiale non abbia avuto opposizioni: il vedere votare con voto palese le persone in presenza in videconferenza, pur convocando con improponibili link, non crea problemi.
Ho sentito parlare di Spid per il voto elettorale. Spero che sia solo una citazione giornalistica perchè il voto da casa apre a voti di scambio, minacce e molto altro.
Vorrei citare tutti gli studi internazionali sul punto, gli articoli accademici sul voto elettronico, i progetti open source mai adottati istituzionalmente, ma mi limito a citare la sentenza della Corte Costituzionale Tedesca, disponibile nelle pagine di Civile.it sotto la voce "voto elettronico".
In breve, il processo di voto elettronico deve essere credibile e verificabile nelle parti essenziali da parte di qualsiasi cittadino senza competenze specialistiche.
Le due associazione di ingegneri informatici spiegano che il meccanismo funziona ed è democratico non perchè è corretto tecnicamente, ma perchè è credibile.
Insomma: la sperimentazione per decreto ministeriale incredibilmente concessa con larghezza dal Garante crea un pessimo precedente. Ci si aspetta un passo indietro, e lo dico da giurista e sviluppatore.
Per favore: la blockchain può aiutare a trasferire i dati in modo trasparente, ma non migliora la formazione del dato che è esterna alla blockchain. Non sia uno specchietto per allodole.
Ne va la democrazia.
Per inciso, il voto attuale è già elettronico in alcuni step, quali i conteggi e le pubblicazioni su internet. Questi processi non sono noti al pubblico ma anche essi sono parte del complesso processo elettorale.
Trasferire i voti tramite chiavette usb, trasportate in moto, non è più accettabile L'attuale sperimentazione è ancora peggio, consentendo "urne" elettroniche da casa, tramite app, aperte per una intera settimana.
Si veda:
- Questo voto elettronico non s'ha da fare (con sentenza della Corte Costituzionale tedesca)
- Voto elettronico, ok del Garante alla sperimentazione
- Sui sistemi elettorali, Fabrizio Corona, E-democracy fra sviluppo delle tecnologie e processi partecipativi
- I Copernicani sul voto degli italiani all'estero
ps: Si noti anche un tipo di voto / sondaggio completamente diverso, il Giudizio Maggioritario, che supera il voto come contrasto e promuovere un voto collaborativo (v. giochi di Nash), dove ognuno può indicare quanto preferisce ogni candidato. Non vince il più divisivo, ma quello più stimato anche dall'opposizione.
Ecco l'approfondimento dei Copernicani su Giudizio Maggioritario, imperdibile.