In uno Stato di diritto i processi sono pubblici, e gli atti delle parti ne fanno parte integrante.
Occultare parti di un procedimento è una arma troppo comoda per far apparire altro quello che sembra ovvio.
L'autorità Irlandese ha chiesto a Schrems di firmare un patto di riservatezza.
Impensabile, e mette in discussione l'intero impianto del GDPR che tanto spazio dedica al coordinamento, se non ci sarà una reazione forte delle singole autorità e di quella europea contro l'iniziativa. Sospendere l'autorità comporterebbe sospendere le decisioni in corso ?
Ricordiamo che Schrems non crede nell'impianto del GDPR e lo "stressa" perchè emerga una tutela sostanziale. Giusto o sbagliato, è quello che sta facendo da quando si è laureato, se non prima.
Ora siamo ai ferri corti. Schrems scrive: "The DPC engaged in procedural blackmail. Only if we shut up, the DPC would 'grant' us our legal right to be heard. We have reported the incident to the Austrian Office for the Prosecution of Corruption. This is a regulator clearly asking for a 'quid pro quò to do its job, which likely constitutes bribery in Austria."
Ci ricorderemo di questi tempi.
Nel frattempo: #EDPS Director @cerveranavas 'La relación transatlántica es clave para el éxito de nuestras economías y para garantizar un alto nivel de protección de datos a europeos y estadounidenses por igual' 1/2 twitter.com/EU_EDPS/status… pic.twitter.com/XsAro1oywS
Sinceramente dopo echelon e la schrems ii ci si poteva aspettare altro 5:22 PM · 23 nov 2021.