I soloni della privacy pensano che una azienda vittima di un reato sia una incapace a gestire i dati personali che tratta, quindi che sia giusto sanzionarla.
Come dire che se qualcuno ti entra in casa devi sanzionare il proprietario che non si è difeso abbastanza bene dai ladri.
Ma c'è di peggio.
Nel caso Pegasus, lo spyware israeliano venduto a Turchia, Marocco e altri che smentiscono, ci sono stati morti, giornalisti attivisti e politici intercettati, anche parlamentari europei. Anche insegnanti, e ci si chiede se gli studenti imprigionati in Egitto siano vittime di Pegasus.
Nel caso Pegasus sono gli stati che comprano strumenti di reato e pagano delinquenti per commettere reati.
In tutto questo, ripeto, i soloni della privacy sono pronti a dire che non si è fatto abbastanza.
I computer, le reti, non sono nate per difendersi, ma ci riescono fino ad un certo punto, così come ogni porta blindata ha le se debolezze e i muri si possono bucare.
Vogliamo smetterla di aggredire le aziende e cominciare ad aiutarle a difendersi cercando gli autori dei reati e promuovendo strumenti legali e tecnici di autodifesa ?
Al momento i tecnici sono il male, i giuristi hanno capito tutto, eccetto come sfruttare internet per difendere i cittadini.
Per esempio: ancora a parlare di cookies invece di dare sanzioni a milioni invece che regolare quei 5 produttori di browser al mondo ? Invece di vietare l'acquisto di traffico profilato indagando chi compera i dati ?
Facile prendersela con le vittime. Potevano fare meglio. Ma i criminali se la ridono e il mercato fiorisce.
Inaccettabile che i Governi acquistino da pirati software per commettere reati. Entrambi vadano in galera.
Le intercettazioni di stato non sono altro che fabbrica di dati falsi. E i dati veri usati per uccidere le persone. No. Basta.