e-privacy 2021 - summer edition
Il 21 e 22 maggio 2021 ONLINE si svolgerà e-privacy 2021 summer edition.
Il tema guida della XXIX edizione di e-privacy è:
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Usi software per catalogare le tue password? |Si,No
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Parleremo di una società in cui una sorveglianza di massa viene considerata "accettabile" da una maggioranza della popolazione, spaventata da criminalità e pandemia. Siamo nelle migliori condizioni per riscrivere le più fosche pagine dei libri di storia e della letteratura distopica.
I sistemi algoritmici e di deep learning che oggi vengono usati, spesso osannati, come dispensatori di benessere e giustizia. Sono viziati dagli stessi pregiudizi dei loro programmatori e dei dati raccolti in modo distorto e poi utilizzati per il loro addestramento.
Niente limita l’abuso sistematico dei nostri dati personali che finiscono in pasto a sistemi di tracciamento facciali o comportamentali. È così implementato un controllo di massa su base biometrica, non normato a priori e senza limitazioni "by design" nel trattamento dei dati.
Il tracciamento su base biometrica, dopo aver controllato in maniera Orwelliana i cittadini, produrrà dati che verranno usati non solo per il tecnocontrollo in tempo reale, prospettiva già più che preoccupante, ma anche per alimentare sistemi algoritmici e di intelligenza artificiale. Dal riconoscimento del viso e del movimento è breve il passo verso il riconoscimento predittivo dei un “possibile” stato d’animo e potenziale d’azione.
Tali sistemi, eredi di manipolazioni avvenute nel recente passato come quelle di Cambridge Analytica, saranno presto in grado di determinare, di riflesso, in tempo reale il comportamento delle persone, anche nel mondo fisico.
Non si tratta di distopia, ma sistemi che oggi diversi Paesi (e non solo quelli diversamente democratici) stanno implementando pubblicamente con poche remore e rare opposizioni.
I paesi a democrazia compiuta hanno l'obbligo di procedere in direzione opposta. Sono necessarie norme dil settore: la sorveglianza biometrica va permesse solo quanto dimostratamente indispensabile e limitata nello spazio e, soprattutto, nel tempo in modo da evitare l’esposizione continua indiscriminata.
La domanda fondamentale è: possono esistere sistemi alimentati da dati biometrici utilizzabili per fini socialmente utili e rispettosi dei diritti civili i cui rischi non trascendano l’utilità? Chi sta assumendo la responsabilità per la cospicua sottrazione di libertà che questi sistemi introducono? Siamo in grado di verificarne il potere?
E se non lo facciamo noi, chi altri?
Sin dal 2002 ad e-privacy si sono confrontate le tematiche di un mondo sempre più digitale ed interconnesso, nel quale le possibilità di comunicazione ed accesso alla conoscenza crescono continuamente, come pure crescono le possibilità di tecnocontrollo degli individui sin nei più intimi dettagli. L’approccio è interdisciplinare; dagli specialisti in informatica ai legali che si occupano di nuove tecnologie, dagli psicologi agli educatori, dagli operatori privati a quanti operano nel settore pubblico ed istituzionale.