Civile.it
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User Experience (UX) è un termine coniato da Don Norman, Apple nel 1993.
Copre l'interazione tra utente e interfacce, usabilità, man anche il design industriale, l'interattività le grafiche e l'interazione fisica.
A questo termini aggiungerei anche il contesto culturale, includendo nella UX tutto ciò che viene comunicato all'utente al fine di usare consapevolmente un oggetto (anche solo digitale) e tutto quanto rientra nella conversiazone con l'utente per informarlo.
Si parla sempre più di web conversazionale in opposizione o integrazione del web documentale fin qui conosciuto. Ecco, una intera branca si sta sviluppando attorno ai messenger e agli smart speaker con interfacce vocale.
Dal mio punto di vista la UX deve seguire le scelte aziendali e legali.
L'accettazione dei cookies è il tipico terreno di scontro di queste tematiche che non voglio approfondire ora, e che sono parzialmente rese più complesse dalla possibilità di aggiungere ulteriori plugin alle funzionalità base.
Sta di fatto che la scelta di mettere un cookie banner con "accetto tutti" e "gestisci" invece di "accetto tutti, solo funzionali, nessuno" è una scelta estranea alla UX che la UX deve progettare e realizzare.
Giova citare Dieter RAms, "10 principi di buon design": Nulla deve essere arbitrario o lasciato al caso. Il livello di accuratezza indica il rispetto per l'utente finale.
Tipicamente nell'ecommerce, nella gestione degli ordini e dei carrelli, lo studio della UX esplicita soluzioni dai risvolti legali non secondari, come la scelta di elementi accessori o comportamenti vessatori, un termine che sono certo verrà ripreso.
Si noti che l'antitrust ha già sanzionato, pesantemente, aziende che non hanno adeguatamente indicato gli elementi essenziali per un consumatore al momento della scelta di servizi accessori.
