"Il Decreto Legge 135/2018, (Decreto Semplificazione) convertito in legge il 7 febbraio 2019, stabilisce infatti che memorizzare un dato su una blockchain sarà un modo valido per provarne l'esistenza a quella data.
"Lo stesso decreto definisce anche cosa si intende per tecnologie basate su registri distribuiti: ...si definiscono tecnologie basate su registri distribuiti le tecnologie e i protocolli informatici che usano un registro condiviso, distribuito, replicabile, accessibile simultaneamente, architetturalmente decentralizzato su basi crittografiche, tali da consentire la registrazione, la convalida, l'aggiornamento e l'archiviazione di dati, sia in chiaro che ulteriormente protetti da crittografia, verificabili da ciascun partecipante, non alterabili e non modificabili...."
Così Stampiz spiega perchè il documento su Blockchain assolve ai criteri di legge più stringenti. Io aggiungo, uno strumento per conservare gli hash dei documenti pari alla conservazione di altro tipo, e qualcuno capirà di cosa parlo.
Naturalmente non c'è bisogno di far uscire il documento dal pc per notarizzarlo: basta il codice di hash generato come d'abitudine. Sha256 è qualcosa che sentirete nominare più spesso.
Inutile arrovellarsi per trovare un modo per impugnare il documento: si farebbe solo la figura di voler trovare una lacuna invece di dimostrare le proprie ragioni.
Da Blockchain for innovation: "riguarda le attività di cancelleria e in particolare la registrazione degli atti digitali dell’ufficio, come sentenze, fascicoli, copie e certificati".
Si ha la paternità verificabile, l'originalità la data certa.Si': io aggiungo la paternità, non automaticamente, ma con semplici e ovvie accortezze.
Il tutto grazie al giudice Pierpaolo Beluzzi che ha ridotto il carico degli uffici in questo periodo.
E ora, cari i miei avvocati, siete pronti alla blockchain e all'email ?
Aggiungo da www.laprovinciacr.it : Il giudice Beluzzi conclude: "Posso affermare che la sezione Gip-Gup del tribunale di Cremona ad oggi è in grado di fornire qualsiasi servizio giudiziario o amministrativo a distanza, in perfetta conformità alla normativa del Codice di procedura penale, del Codice dell'Amministrazione digitale e del regolamento Eidas, senza alcun pregiudizio per le prerogative difensive".