Gli eventi definiti click day sono una vera e propria indecenza. Consistono nell'annunciare un giorno nel quale un cittadino, collegandosi ad un sito, può presentare una domanda.
Se un cittadino ha diritto, deve poterlo esercitare e in termini ragionevoli.
Creare delle aspettative e poi limitarle al punto da avere milioni di click per pochi posti, indica una pessima progettazione della politica che si vuole sostenere, una ancora peggiore comunicazione, e un rischio informatico notevolissimo.
Non esiste un computer/server senza limiti. Nel click dati milioni di richieste rendono il meccanismo aleatorio, facendo saltare il criterio cronologico che viene proposto spesso nei documenti ufficiali.
In poche parole un boomerang che permette di impugnare il meccanismo.
Non dovrebbero semplicemente esistere, anche negli uffici le domande si possono portare in tanti modi, e la scelta avviene successivamente e non con criteri casuali. Se si facesse diversamente, la procedura sarebbe impugnabile facilmente.
Come nel mondo reale, anche così sul web o nell'informatica.
Un principio spesso dimenticato facendo alzare erroneamente le aspettative in una soluzione gestita da software invece che da persone.