I servizi per facilitare i pagamenti sono aumentati esponenzialmente.
Non sempre sono strumenti più economici per chi vuole incassare, ma possono avere dei vantaggi se i compratori sono abituati ad usarli.
Tra gli incentivi quello di avere un "rimborso" percentuali in base a quanto si spende.
Molti strumenti di pagamento usano questo strumento per fidelizzare i clienti e al tempo stesso promuovere il circuito dei venditori.
Il cashback raramente è il rimborso dei soldi, quanto l'accumulo di crediti pari alla valuta in circolazione, crediti che si possono usare per acquistare altri servizi dai fornitori convenzionati usandoli come sconto, fino ad una determinata percentuale.
Praticamente sconti proporzionati all'uso in cambio di pubblicità (per il venditore) e di prezzo inferiore (per il compratore).
Normalmente a questi meccanismi sono affiancati trattamenti di profilazione in grado di conoscere la propensione all'acquisto di chi usa questri strumenti.
Questi caratteri normalmente distinguono i nuovi metodi di pagamento dalle tradizionali carte di credito e di debito.
Gli aspetti fiscali sono importanti: gli sconti potrebbe influire sugli indici (spesometro e redditometro) e la fatturazione elettronica già prevede di fatturare l'importato non scontato detraendo lo sconto, indicando per totale solo l'importo pagato.