" L'Autorità per le Comunicazioni alza un muro contro le parole dell'odio che si moltiplicano in televisione, sui social, alla radio, sulla stampa. Un regolamento - approvato ieri - impone agli editori, a tutte le trasmissioni (anche di intrattenimento) e ai social di evitare o cancellare "espressioni di odio" che incoraggino alla violenza e all'intolleranza"
Così Repubblica.it
Vorremmo dire di piu', ma sul sito dell'AGCOM non c'è ancora nulla; Repubblica ha altri canali.
Peccato, un regolamento che interviene sul tipo dei contenuti è tipico di Agcom, ma è censura e altrettanto pericoloso è spostare le responsabilità dall'autore dei contenuti violenti a chi li trasmette.
Certo, come ho sempre detto, e come confermato dalla direttiva ecommerce, se il contenuto viene enfatizzato dalla piattaforma è un altro problema.
Ma non c'è bisogno di regole diverse, basta applicare quelle esistenti. Oppure è più difficile che scriverne di nuove ?
Aspetteremo.
Da notare invece una utile campagna formativa dedicata all'autorevolezza delle fonti, qui linkata.