Su Ilpost Carlo Blengino spiega come la trascrizione di un audio passi da "'t'ammazzo" a "calmatevi".
L'operatore, abituato a crimini, ha sentito in un audio pessimo una frase e l'ha trascritta, in buona fede.
Solo rallentandola si capiva meglio.
In poche parole: l'audio naturale non era comprensibile ed è stato mal interpretato.
L'audio innaturale è stato interpretato correttamente.
Il problema è di due tipi.
1) se si vuole seguire l'audio naturale, non sempre è la soluzione migliore
2) se non si hanno strumenti di verifica della qualità del riconoscimento, si commettono errori o persino non si percepiscono.
Vedo tanti pretendere perfezione dalle macchine e dimenticarsi di controllare anche gli uomini.
Ecco. Questo è uno spunto di riflessione. C'è qualcosa che non è controllabile ? Quello è un problema più difficile da riconoscere.
Alessandro Vitale, in Artificial Intelligence, spiega come una fase del processo di apprendimento sia la verifica di quanto appreso.
Spesso si esprime in termini percentuali, percentuali di statisticamente corretto.
Buona lettura