Ancora una volta siamo qui per prendere atto che l'Agcom, che ripubblica pari pari i comunicati di FMI, SCFitalia e Mazza, ha deciso di essere il giudice del diritto d'autore di tutti, in breve tempo, e con poteri completi.
Aggiorna il regolamento, lo interpreta a tutela delle aziende produttrici, decide in 3 giorni o massimo altri 7, e impone agli operatori di impedire nuove contenuti identici.
Il fisco ha meno poteri.
E qui chiudo ogni commento, perchè per tutelare un diritto non si possono calpestare tutti gli altri.
Si chiama equiibrio. Il regolamento non è equilibrato e l'autorità dimostra i propri impegni pubblicando i comunicati di una parte.
I giudici hanno meno poteri.
Forse anche la Siae e l'Antitrust.
Forse perchè ancora qualcuno ha il rispetto per la divisione dei poteri. Se una autorità continua, da anni, nella stessa direzione espansiva, ci troveremo ...
No.
Sbagliato.
Ci troviamo già ora in questa situazione. I Provider dovranno impedire i caricamenti del materiale indicato da Agcom. Controllandolo uno ad uno, per prevenire.
Certo. Come no. E gli effetti sui contenuti leciti ?
Facciamo cosi': mettiamo un controllo dei contenuti ad ogni incrocio, e facciamo passare solo i gattini.
DImenticavo: anche quelli possono violare il diritto d'autore.
Procedimenti sommari, termini eccessivamente brevi, poteri inibitori e preventivi...
Leggeremo online cos'altro c'e'. I commenti non mancheranno.