Siamo al punto che la polizia chiede a Google chi era presente nelle vicinanze di un delitto per interrogarli.
Questo succede, per ora, negli USA.
Ma i giornalisti della AP scoprono che Google sa comunque dove ti trovi, e lo memorizza anche.
Nonostante le impostazioni del telefonino.
Il tema è esplosivo e non mancherò di portarlo alla luce, sto cercando infatti persone con le quali parlare di diritti e interfacce software. Scrivete a spataro@iusondemand.com o t.me/iusondemand
Il problema è semplice: è violazione contrattuale la richiesta insistente di acquisire la posizione. Ogni volta che parte Google Maps ecco la richiesta pronta.
Ricordiamo che Google Maps è di fatto usato anche in tutte le app che hanno biosgno di mappe.
Può un consenso dato una volta continuare a valere per mille altri tracciamenti ?
Io ho provato a cancellare e inviare posizioni a Google maps, e qualcosa ogni tanto non funziona. Possibile ? Perchè gestire i propri dati deve essere così complicato e Google pretendere sempre un nuovo consenso ?
SI diceva che nel gdpr non potevano essere interrotti servizi in assenza di consenso. Il tema è ampio e bisogna non abusarne.
Ma il punto è quanto il consenso richiesto per una singola operazione possa durare per sempre, e come di tale distinzione non resti traccia e faciità di controllo.
Un tema sul quale troppi restano sordi.
E temo che la legge Californiana sulla Privacy metterà un argine, invece di imitare in meglio, il gdpr.