Leggo su Avvenire dati da brivido sulla pedopornografia.
Fra tutti vedo che un sito viene utilizzato per caricare (a tempo) foto pedopornografiche.
Ho analizzato questo sito.
1) cinque pagine: home, api, about, contact, donate
2) non esiste titolare del sito e del dominio. Introvabile
3) non esistono dati personali di alcun genere, e i files vengono cancellati
4) le donazioni solo in bitcoin (meno male che non usano monero)
In un contesto simile, come ci si può fidare di questo servizio ?
Sulla carta sembra perfettamente compliant con le regole. Tuttavia viene usato per scambiare files pedopornografici e naturalmente nessuno sano di mente si può fidare di una semplice dichiarazione di non registrare nemmeno gli indirizzi ip.
E' evidente che le immagini vengono sicuramente riutilizzate e rivendute.
Ma il tutto pone una domanda gravissima. Quale deve essere il rapporto tra anonimato e identificazione in rete ?
C'è chi chiede di identificare chiunque faccia una azione sul web. Azione di produzione o condivisione contenuti. Altri invece che inneggiano alla totale non identificabilita'.
Cominceremo a pensare che gli estremi sono un errore (troppo anonimato e troppa identificazione) rivalutando il trattamento "normale" di dati personali ?