VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza per la II Commissione. Grazie Presidente. Guardi Presidente, sul principio enunciato di necessarietà di questa legge io credo che nessuno abbia niente da dire: c’è un'emergenza, derivante dal fatto che vengono compiute sempre di più condotte di bullismo e di cyberbullismo nei confronti soprattutto di minori e che questi minori abbiano da queste condotte un pregiudizio, sia per quanto riguarda la natura psichica sia per quanto riguarda la natura fisica, portando questi soggetti anche al rischio del suicidio in questo senso e quindi tutte le attività che questa Camera vorrà fare per rafforzare la tutela di questi soggetti ovviamente sono ben accette da parte del MoVimento 5 Stelle, che ha collaborato costruttivamente, votando addirittura favorevolmente al Senato, quindi questo non è che l'esempio più concreto.
È ovvio però che non mi si può dire che non abbiamo letto bene la norma o che non l'abbiamo capita o che noi tendenziosamente, dopo esserci proposti favorevolmente, possiamo Pag. 75dire di aver cambiato idea e di far polemiche basate sul nulla, come ha detto il relatore, perché faremmo anche un torto alla nostra intelligenza.
Allora, non è solo il MoVimento 5 Stelle che ha fatto queste critiche: sono non solo i tecnici informatici, non solo i giuristi, ma sono anche le stesse famiglie delle vittime – e questo forse dovrebbe dirlo anche il relatore – che hanno aderito all'appello che è partito da alcuni tecnici e giuristi, dicendo che sì, in effetti questa legge non faela nel nostro nome, perché noi vogliamo altro, vogliamo l'educazione, vogliamo la formazione, vogliamo un percorso scolastico intenso, magari anche con delle risorse, vogliamo sì degli ammonimenti, delle sanzioni, ma non quello che c’è scritto in questa legge, perché basta aprire il foglio e leggere cosa c’è scritto in questa legge; rivolto per esempio alle condotte di cyberbullismo, Presidente, posso leggere che, al comma 2 la frase, cita: «al fine di provocare in essi sentimenti di ansia, di timore, di isolamento, di emarginazione»; già lo stalking era una norma venuta fuori male per come era scritta, noi stiamo replicando con il bullismo e il cyberbullismo.
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MASSIMO ENRICO BARONI, Relatore di minoranza per la XII Commissione. Presidente, il provvedimento all'esame recitava, fino a cinque giorni fa: disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo, quindi si riferiva praticamente a 12 milioni di italiani, se comprendiamo gli infraventunenni o poco di più, mentre adesso questo riguarda 60 milioni di italiani. In Commissione, fino al mese di luglio, prima della pausa estiva, ritenevamo di aver affrontato il fenomeno del cyberbullismo tra minori, un fenomeno che richiede senz'altro, da parte dell'intera collettività, ogni misura utile a circoscriverlo e a prevenirlo.