I computer sono flessibili e gli utenti potrebbero voler usare il software per ottenere risultati non previsti da chi offre il servizio.
Non si parla solo di hacker, ma anche di utenti che vogliano boicottare la piattaforma o usarla in modo molto più intensivo.
Un comportamento ritenuto scorretto è quello di linkare immagini da risorse esterne, da siti esterni. Chi vuole mostrare una foto deve caricarla sul proprio sito e consumare spazio e risorse proprie, non di altri. L'eccezione però sono le cdn, dove si invita a usare risorse di terzi perchè offerte volutamente per il riutilizzo; oppure i servizi che dichiaratamente consentono di farlo, spesso così come descritto nelle API per gli sviluppatori.
Pensiamo però ad un javascript caricato come demo di programmazione su un sito di terzi. Possiamo usarlo dai nostri siti senza ricaricarlo sui nostri siti, sfruttando quindi tutte le risorse dei terzi ?
E' un uso che può creare problemi a chi ha lo script in javascript sul proprio sito ma solo per finalità dimostrative.
Poichè i comportamenti "eccessivi" degli utenti non sono tutti codificabili a priori, anzi per definizione non si riescono a prevedere, si scrivono le condizioni generali dette AUP che integrano i comportamenti e gli obblighi contrattuali del servizio offerto.
Tipicamente l'utente che abusa di un servizio, rendendolo inutilizzabile a sè e/o agli altri, può essere sospeso.
Come definire "quando abusa" ? Dagli affetti sulle prestazioni.
Operatori come Google hanno hardware a disposizione. Ma i piccoli no. Dipende anche quindi dal soggetto che offre il servizio, al quale non si può delegare l'obbligo di cambiare la struttura quando il servizio viene usato per finalità diverse da quelle per il quale è commercializzato.
Diventa quindi difficile gestire il confine. Alcuni testi sono poi eccessivamente generici tanto da essere ritenuti nulli dai giudici, perchè autorizzano senza contestazione e senza ragione la sospensione di un servizio.
Insomma: il confine è chiaro nella finalita'. Se lo si cerca di precisare, si risulta spesso comici o dispotici. La soluzione è quella che il singolo con il proprio comportamento non impedisca agli altri clienti di usare la piattaforma.
La valutazione non può che essere complessiva e comprendere:
- costo del servizio
- dimensioni azienda che lo offre
- precedenti comportamenti adottati dall'azienda
- quanto l'uso è diverso ?
- quanto l'uso danneggia ?
- quali soluzioni sono possibili ?
E in ogni caso la contestazione deve essere chiara e consentire una replica e una soluzione. Troppo spesso azienda americane semplicemente non rispondono e chiudono il servizio senza preavviso cosa peraltro prevista spesso proprio per tutelare il funzionamento della piattaforma o impedire l'uso per finalità criminali.