Nei prossimi giorni uscirà un libro di Quintarelli che descrive come l'informatica italiana sia allo sbando per mancanza di soldi.
Lo dico almeno da novembre 2015 sul podcast caffe20.it che dal 2008 aggiorno con l'entusiasmo dei lettori. Il nepotismo (inteso come: mio nipote il sito me lo fa gratis) ha vinto nel privato.
Nel pubblico e nelle grandi commesse ha vinto invece la struttura. Ora il giro di vite: lo stato non spenderà quasi più nulla, perchè la riduzione della spessa è basata su parametri pre sviluppo informatico.
La maggior parte dei colleghi che stimo sono già all'estero da tempo.
Ora c'è da aspettarsi errori nei sistemi informatici, cattiva manutenzione, malfunzionamenti nel quadro catastrofico di certezza assoluta di buon funzionamento dei sistemi informatici senza seguirli da vicino.
Di recente la Cassazione ha certifcato questo religione: gli indirizzi ip identificano le persone, ogni dubbio è talmente improbabile da essere irreale. Fortunatamente il contesto ci fa sottolineare che altri elementi sono importanti (il contesto era tale che in quel caso gli ip potevano essere più rilevanti del solito, ma fate attenzione al vostro wifi...), ma l'affermazione della stampa disinformata dice cose che nessuno tecnico si sogna, soprattutto ora che l'ip viene condiviso in automatico (wow fastweb e anche vodafone).
Insomma: il diritto continua a dire che se è informatico è più preciso, più dannoso. Renzi taglia la spesa. Da programmatore so bene che i computer non sono nati per identificare le persone, e sono violati oltre che violabili. I due fatti, insieme, causeranno danni enormi.
Cosa costerà far rettificare gli errori ?