"Le Autorità garanti hanno inoltre deciso di valutare con attenzione anche la legittimità degli altri strumenti che possono essere utilizzati dalle imprese per trasferire all'estero i dati (quali le clausole contrattuali standard o le regole di condotta adottate all'interno di un medesimo gruppo), in ragione degli effetti della sentenza Schrems.
Purtroppo non sono maturate ad oggi le condizioni per conseguire un utile risultato entro la scadenza indicata dalle Autorità, in ragione della persistenza di nodi politici che, di fatto, rendono al momento difficile un'intesa tra la Commissione e gli Stati Uniti d'America.
Poiché sono forti i rischi di pesanti conseguenze dal punto di vista economico anche per le imprese italiane nel caso di ulteriori ritardi (e degli eventuali provvedimenti di blocco dei trasferimenti dei dati che dovessero essere adottati dalle Autorità), Le segnalo la necessità di esercitare ogni possibile iniziativa presso le Istituzioni europee affinché, nel più breve tempo possibile, venga concluso un nuovo Accordo che sia rispettoso dei diritti dei cittadini europei.
Roma, 21 gennaio 2016"
No comment. Per ora.