Mi ha colpito molto la maturità dell'informazione in Francia.
In Italia si leggevano idiozie a confronto della qualità di quanto ripetuto in Francia.
Il tutto in contesto di legalità particolarmente interessante, spontaneamente nato in tempi di emergenza e sostenuto da una stampa ancora libera di pensare.
- avviso ai commentatori: i giornali hanno invocato espressamente il divieto di inneggiare alla violenza nei commenti agli articoli, e che sarebbero stati controllati
- equilibrio: oltre alla lotta ai terroristi, anche la condanna per gli assalti alla comunità araba
- unione nel parlare di lotta al terrorismo, e non di guerra come fu artatamente fatto per l'11 settembre
- reazione popolare e pubblicazione di vignette inneggianti alla libertà di parola per un giornale satirico gestito da comunisti medioerientali fortemente sarcastici nei confronti degli estremisti arabi.
Insomma: sembra che si sia difeso ad oltranza il diritto di commentare e di esprimersi pur senza condividere le idee espresse in satira. Al tempo stesso si è difeso una comunità coinvolta solo perchè alcuni violenti hanno affermato di agire in nome di quella comunita'. ^ Come se un mafioso parlasse a nome di tutti i siciliani.
Insomma: mentre noi parlavamo di difenderci dai foreign fighters, in Francia hanno semplicemente applicato le leggi a tutti, proteggendo le moschee e inseguendo gli attentatori. E li hanno trovati e fermati.
A me resterà in mente la mano del poliziotto arabo, papà di due figli, che ha alzato la mano contro il terrorista arabo^ che gli stava ssparando.
Se un messaggio si deve dare, è questo: i terroristi uccidono chiunque. Anche gli arabi stessi. E solo per affermare un proprio potere violento, evitando lo scontro fisico.
Sarebbe stato interessante uno scontro a suon di matite. Satira contro satira. Ne sarebbero usciti tutti bene e arricchiti.
^ Ma la Francia ha affermato il proprio orgoglio nella legalità in età in cui valori e democrazia sono persi irrimediabilmente, a breve.
Ora basta citare la Fallaci in una delle sue assolutamente peggiori affermazioni e facciamo rispettare semplicemente la legge.
Senza leggi speciali, grazie. Magari ricordando quelle esistenti, come hanno fatto sui siti internet spontaneamente i giornalisti e le redazioni.
^ Ora non resta che affermare l'applicazione del diritto, non nuove leggi. Caso per caso. Senza giustiziare una cultura o bruciare libri, ma condannando e isolando i violenti.
^ Come con la mafia.