Allora, il tema sembra questo.
^ Dal 1° gennaio per i prodotti venduti all'estero dovremo applicare l'aliquota iva locale dell'acquirente, non la nostra italiana. Conoscerle tutte è un casino, ovviamente.
In teoria si dovrebbe pagare nel paese del compratore. Ole'. C'è l'eccezione. E' ha un nome godibilissimo: Mini-One-Stop-Shop, MOSS.
Vorrei sapere quanti di voi sono stati informati, come me, dal commercialista ...
^ Possiamo quindi versare l'iva, quella secondo l'aliquota straniera, solo dopo aver identificato con due sistemi coerenti il compratore.
^ Alcuni dicono che va bene l'identificazione tramite ip, ma il secondo criterio dovrebbe essere chiedere una bolletta dell'elettricità o altre diavolerie simili.
^ Incassando con carta di credito il secondo criterio è bello e che risolto. Per il primo criterio ? Registreremo l'ip ? Ok, e ci dirà da dove viene il compratore (in quel momento, naturalmente). Provate, da italiani, a comprare dalla Francia qualcosa dall'UK: si applica l'iva UK o italiana ?
Tutti dicono che la norma serve contro Amazon. Cazzate. E' una direttiva del 2008 quando ancora non ci si pensava nemmeno di notte.
^ Ecommerce ? Ma possibile che per fare lavorare pochi tutti i piccoli debbano spaccarsi in burocrazia invece che lavorare ?
Seguite su Twitter #euvat e il ridicolo che ha colpito l'Europa. Renzi ha già annunciato un provvedimento sull'Iva. Vedremo.